43 £he sola non puoi essere grande. Il tuo Leone congiunge le sue forze alla Lupa, al Biscione. Il braccio de'tuoi figli impugna quelle armi insieme ai Crociati d'Italia tutta, cd in quelle armi sta la tua salvezza. Dunque nell'unione sla la tua gloria futura. Ora fuori i barbari da questo Eden terrestre reso deserto da loro. Fuori i barbari. E poteva questo Cielo sì bello servire di padiglione a'selvaggi che non amano altro che nembi e tenebre c che non sono nati per ammirarne e sentirne la divina bellezzza ? Dovevano essi più a lungo imparadisarsi ne’volti celesti delle Itale vergini, clie solo un sospiro debbon rendere ad un cuore die armonizza con esse, * ad un cuore Italiano? Fuori i barbari! se tardano non ¡scamperanno ni nostro ferro, che è il ferro dell’Angelo della morte. Fochi superstiti tra un fiume di sangue rivalicheranno le Alpi, per non passarle mai più perchè IMO vi ha scritto col suo diio come al mare: » straniero, qui frangerai il tuo orgoglio. » Dunque uniti alFarmi, la vittoria è certa. 0 Italia, madre Eroi, eccoti nuovamente Regina; e tu bella Vincgia dopo i giorni del trionfo ricorda la passala tua storia: fosti grande ma cadesti, perchè sotto il manto della Libertà pochi despoti tenevano nascosto un aguzzo pugnale, ministro di crudeltà, carnefice dell’innocenza e della virtù cittadina. Tu con tal mente ora combatti con noi. AlFarmi, alFarmi, guerra, guerra eterna co"nostri eterni nemici. Salva, l’Italia sarà felice. E Venezia non sarà pur essa felice? . . . ANTONIO CERASARl nel Battaglione Universitario de’ Tiragliatori. 6 Maggio. IL COVIMI) PROVVISORIO BELLI MPUIILIM VIETI ALLE MILIZIE DI PIO IX. Militi Fratelli ! La guerra che voi venite a combattere, è unica nella storia d’Italia. Soldati provetti, giovanetti nel fiore della speranza, principi, artisti, scrittori, sacerdoti, si confondono in armonia d'amore animoso. Il frale reca in tributo la preghiera e la voce, il ricco l'oro, il povero i patimenti, il letterato il nome, il guerriero tornante di Francia, di Spagna, d’Africa, d'America, porla l’esperienza acquistata nel duro esilio, la vergine innamorata dell’onore d'Italia, offre i capelli dol capo suo. 1)’una estremità d'Italia all’ altra correndo , rifanno ora per primo dopo tanti secoli una nazione novella. Guerra creatrice è questa, o fratelli ! Armati la mano di spada, il cuore d'affetto magnanimo, degni della benedizione di PIO, vincerete. La libertà che venite a difendere , è una fede davvero , poiché la croce clic vi fregia il petto, è l’insegna dei liberi. Quanto è grato ai Veneti dovere a voi così memorabile beneficio! Brenno fece nella bilancia di Roma vinta pesar la sua spada; nella bilancia dell’Italia ancella fa contrappeso alle gravi catene antiche il nome di PIO. Dolce nome 5 che in