84 mento per dare nuova ed esplicita adesione al principio sancito dal Governo provvisorio Lombardo ; e : — Considerando che il voto intorno alla questione decisiva, vitale, della forma governativa non può darsi libero, meditato, pacato, nelle incertezze di una guerra nazionale che assorbe pressoché intera l'attività dei cittadini, e sotto gl’impulsi di speranze e timori che ne derivano: Che il voto non può darsi da tutti i cittadini, finché, da un lato, tutto il territorio non è libero dal nemico, e dall’altro, moltissimi fra i cittadini stanno combattendo gli avanzi dell’ esercito Austriaco. Che un voto parziale, precipitato, leso nella sua purezza e nella sua integrità, costituirebbe una vera colpa verso l’Italia, e potrebbe trascinare conseguenze terribili per la concordia e per la tranquillità del paese : Dichiarano: i.° Aderire nel modo più solenne e determinato dal programma governativo che rimette la decisione delle forme politiche della Assemblea costituente da convocarsi finita la guerra deli' indipendenza ; 2.o Considerare come sovversiva, illegale, anarchica, contraria alla libertà nazionale in principio , e pericolosissima nelle conseguenze , qualunque decisione o dimanda indirizzata al Governo che escisse dai termini di quel programma, o tendesse a imporne la violazione. 12 Maggio. VIVANO I FRATELLI LOMBARDI. In questo punto a mezzo postale pervenne in mie mani lettera scritta il 9 corrente da persona degnissima eli fede del tenore seguente : « Il nostro Governo provvisorio lavora indefessamente per 1’ arma-» mento delle truppe da spedirsi sul Veneziano e nel Tirolo, a soccorrere * i nostri amatissimi fratelli, e si attendono in giornata centomila fucili » per armar gente, persino i Preti de’ Seminarj Lombardi. Ella non può » formarsi una idea della città di Milano, del cambiamento avvenuto dopo » la cacciata dell’atroce nemico : qui persino le donne sono divenute tante » leonesse per l’ardire che si legge loro in fronte; e sono pronte anche » esse a farsi seppellire sotto le rovine della città, piuttosto che soffrire » la vista di così infame nemico. Ad ogni minimo accidente che succede » si vedono a migliaja le guardie nazionali per sedare i tumulti : non \i » è penna che possa descrivere l’ardore che si vede nella popolazione, » onde riuscire nell’intento della santa causa Italiana. Sono qui arrivati » Gioberti e Vergier; hanno arringato il popolo, perché si unisca a tulli » i popoli d’Italia, e credo che ambedue siano partiti per Roma, onde il » Santo Padre Pio IX sempre più persista nel manifestato proposito ». Sieno dunque grazie somme ai generosi fratelli Lombardi; non irragionevoli timori : coraggio, unione perfetta, e fiducia negli esimj Preposti' Viva Pio IX.! — Viva i Indipendenza Italiana! Il cittadino VINCENZO TERGOLIM Guardia civica.