- talvolta chiamati Baili, in antico erano nobili, c non erano solamente agenti pubblici di commercio. Nelle città dove i Veneziani avevano privilegio di quartieri propri, in quelle dove tenevano vaste fattorie, il console o bailo era come capo d’una piccola repubblica. Tutti i mercanti si adunavano sotto alla sua presidenza, e deliberavano intorno agl’ interessi comuni ; decidevano le questioni privale, ordinavano le spese necessarie, provvedevano alla difesa del luogo. Mutate le condizioni del commercio e la politica europea, i consoli non essendo più che agenti pubblici di commercio, l’uffizio di console, o fu dato a sudditi veneziani stipendiali, o a mercatanti stranieri. Tanto è vero non essersi tenuti come agenti diplomatici, che coi consoli nazionali e stranieri non era punto vietato ai nobili il tenere corrispondenza. Erano sì bene tenuti come agenti diplomatici i così delti residenti a Londra, a Torino, a Napoli, a Milano, e avevano tulli i diritti c gli obblighi degli ambasciatori. All' uffizio di residente presso le due corli d’ Inghilterra e di Savoia, presso al viceré spagnuolo, poi austriaco in .Milano, quindi al re di casa Borbone in Napoli, presso al governatore spagnuolo, poi tedesco di Milano, non si eleggevano che segretari del senato. Per le due prime missioni erano uguali ad ambasciate ; le altre due riescivano di grande importanza, perchè necessitava vigilare in due parli d'Italia ; 1’ una posta all’ estremità dell’ Adriatico, 1’ allra ai confini della repubblica. Per servigio del governo v’erano corrieri appositi, fidatissimi. Formavano una corporazione privilegiata, c venivano delti corrieri della serenissima signoria. Erano trenladue, tulli c sempre bergamaschi. L’ uffizio si comperava e si trasmetteva in eredita ; aveva molti utili. Facevano il servigio anche privato delle poste fuori dello Stato. Alcuni Stati si servivano del corriere proprio. Per le poslc interne v’ erano procacci, o a piedi, o in barche, o con birocci.