224 Essa deve infine dichiarare che continuerà a trattare gii affari dello Stato affidatile interina!mente , soltanto fino a che Sua Maestà decida altrimenti , o che il Ministero fosse privo dei mezzi occorrenti a prendere le sue risoluzioni con tutta sicurezza e darvi ora esecuzione sotto propria responsabilità. Lettere da Trieste del 30 maggio aggiungono : che a Vienna vogliono processati Hoyos, Colloredo e Montecuccoli. Le cose sono a tal. segno ridotte, eh" è possibile la guerra civile ed il fallimento dello stato. A Trieste poi continuano le contumelie e le persecuzioni contro ogni persona, che soltanto si sospetti di sentimento italiano. Si aprirono i registri, invitando a soscrivere per Ferdinando un omaggio di sudditanza devota. E guai a chi non manifesta la devozione sotto il regime costituzionale di cui gode ora Trieste ! 1 dottori Nobile, Lorenzulti e Passeggio , uomini moderatissimi e rappresentanti la vera popolazione triestina, avendo dichiarato, nel Consiglio municipale, che, se P ammiraglio Albini fosse venuto ai falli, bisognava cedere, anziché esporsi a funeste conseguenze , furono dalla plebe accusati di traditori, e si minacciano d’ ogni peggior cosa. La stampa ha libertà pienissima d’insultare agl’ Italiani che sono chiamati dalla polizia, ove se ne lagnassero. PER INCARICO DEL GOVERNO PROVVISORIO Il Segretario Generale ' ZEMARI. 30 Maggio. AVVISO D’ ordine espresso del Comitato Generale di guerra vengono prevenuti gli ufficiali, sottoufficiali e soldati addetti a tutti indistintamente i corpi militanti in terraferma che si recassero in permesso a Venezia, che qualora li rispettivi passaporti non siano muniti del visto da uno dei Generali comandanti il corpo di armata al quale appartengono, eglino verranno immediatamente scortati fuori della Città dal lato di terraferma. Da questa misura sono esclusi gli ufficiali superiori dei corpi medesimi. Dal Comando di Piazza. Il maggiore Comandante A. DE JOUY.