299 È pregato poi di dire al suddetto S. che non dovea fingersi povero: quale stranezza, anzi ipocrisia! Egli ci fa l’ascettico dicendo: devo pregar la Madonna, quella gran Madre dei Veneziani, S. Marco, che interceda da Iddio buoni consigli. Benissimo: alle preghiere però si devono aggiungere le opere , quindi la pietà che affetta il suo S. deve insegnargli di provvedere alle pubbliche necessità col suo oro, e di soccorrere il povero che seppe in carta rappresentare così bene. Spero che questo foglio non sarà lacerato , per non essere alla necessità di farne una seconda Edizione, per mandarla alle famiglie che furono favorite dei suoi replicati si tratta di sapere. Ma se la prima edizione andò male, peggio la seconda. SOPRA LA PADRONANZA DEI FORESTIERI E SPECIALMENTE DEI TEDESCHI IN ITALIA. (Istruzioni di Frate Crispiso^ scritte in chiaro e buon italiano, così tondo, bello e lampante da capirlo ogni fedel zuccone.) L’Italia, lo saprete, e se non lo sapete, ve lo dico adesso io, è la patria nostra, è la più gloriosa nazione del mondo creato. E una nazione che ha dettato leggi in tutto e per lutto alli signori forestieri, e la chiamavano regina del mondo. A chi la vede disegnata sulla carta, gli pare che sia d una forma un po buffa, perche rassomigda proprio ad uno stivale. Ma è uno di quegli stivali che ha tanto di tacco e di bollette, e che non si sarebbe sdrucito mai se Dio non avesse voluto. Figuratevi che da una parte ha una catena di monti altissimi, e dall’altra c è il mare. Poteva Dio darle più bella difesa?... Infatti non che altri venissero mai a romperle la testa, Italia, poi Roma colle Slle brave truppe a poco a poco si slargò, guadagnò tanti paesi, che pigliò un po diluite le parti del mondo in allora conosciute. Ma quanto più grande sarebbe stata la gloria dei romani, se riunendo a loro tante nazioni, avessero trattato gli uomini da uomini, avessero rispettato li diritti delti altri, non avessero portata la tirannia in paesi, che si godevano qualche libertà, avessero accordato a tutti il privilegio di cittadini, invece di tenci schiavi e trat-'are villanamente li stessi figli di un solo Dio!!! Ma guai alli oppressori dei popoli, guai a chi porta la schiavitù nei paesi ! L questo cosi grosso peccato avanti a Dio, che egli lo punisce con rigore grandissimo, e ne dà pena lunga, che dura tante volte centinara e cen-'inara di anni. Kd è troppo giusto! perche considerata bene la cosa, li uomini essendo nati tutti uguali e liberi, non c’è ragione perchè quello che e più forte, abbia da soverchiare il pili debole. Questo starà bene fra" le bestie: ma noi che abbiamo un’anima che non muore, creata da uno stesso Dio, padre comune di tulli, dobbiamo considerarci insieme come fratelli, dobbiamo amarci, rispettarci, e rispettare le cose degli altri. Chi dava ai romani '1 permesso d’ingrandirsi? che giustizia è questa di andar qua e là rubacchiando i paesi altrui? Dio ha creati tanti popoli diversi, li ha creati tutti liberi e nessuna nazione può entrare in casa di altri, fuori del caso, o di far stare a dovere li soveichiatori, o Imre di portare agli ignoranti dei miglioramenti secondo la legge del V angelo, ma poi c'ar tutti in loro libertà. Dunque tenete per certo che ogni popolo è libero ed indi-pendente a casa sua, e che Dio fa pagar care le soverchierie, e 1 Italia lo ha visto, co-me adesso dirò. — Perchè incominciate ad impossessarsi de’romani la superbia, e la Viva l’Italia! Viva la Repubblica! Il Cittadino ANGELO BARASSUTTI. 10 Giugno.