CAPITOLO IX. EPOCA VII. - DALLA ISTITUZIONE DEL CONSIGLIO DEI DIECI ALLA GUERRA DI CHIOCCIA. ('Dall’anno di C. 1310 al 1380.) Dogi: Marino Giorgi, Giovanni Soranzo, Francesco Dandolo, Bartolommeo Gradenigo, Andrea Dandolo, Marino Falicro, Giovanni Gradenigo, Giovanni Delfino, Lorenzo Cclsi, Marco Cornaro, Andrea Contarini. Marino Giorgi, uomo di rara pietà, di fama integerrima, passava per la piazza di san Marco. Fra li quarantuno eletti per dare un successore al Gradenigo, fu chi lo vide e lo propose ai colleglli, ed unanimi lo elessero. Suol dirsi clic fortuna viene a chi dorme ; al Giorgi venne che passeggiava. Ma non fu però sola fortuna ; erano le sue virtù che lo chiamarono al soglio ducale da lui tenuto per pochi mesi. Fu soscritta la pace col pontefice, e la repubblica fu ribenedetta. Al Giorgi succedette Giovanni Soranzo. Zara si sottrasse, per la settima volta, ai Veneziani, e si diede a Carlo re d’Ungheria. Una vittoria di Belletto Giustiniani la restituì alla repubblica colle altre città della Dalmazia. Parlano alcuni cronisti di uno scontro de’ nostri cogl’ Inglesi nei mari di Fiandra, e dicono avere i nostri ottenuta vittoria. Notano fatti d’armi co’ Genovesi per vendicare certe piraterie seguite nel mar Nero, e dicono Giustiniano Giustiniani averne fatta rappresaglia assalendo la colonia Genovese in Galata. vol. i 9