32 lettera, colla quale lo invitava a cedere davanti alle circostanze stringenti! Questa minaccia e questo consiglio paterno veniva afforzato dalla Marina austriaca, che, possente di una (regata a vela, e di un legno a vapore, tentava con tale forza porre a disperato parlilo le popolazioni delle spiag-gie Adriatiche. Segnaliamo all* Europa queste misere esigenze, che con mezzi sì miseri si vorrebbero realizzate ! Alle ore 2 e mezza del giorno 3 maggio, verso le coste di Chioggia, dirigevasi, imbrogliate le vele, la fregata austriaca, rimorchiata da un vapore, diretta a Porto Levante. Sull'istante il bravo Vice-Ammiraglio Marsich distribuì projettili e mitraglia, e la zelante popolazione correva alle armi. Il solertissimo Marsich pose in un istante i legni clic guarentiscono il porto in istato di combattimento, discese poscia a terra e fece battere la generale. Tutta la popolazione di Chioggia fu come per incanto ratinala e pronta a combattere; il Padre Tondelli e il Canonico Arri goni furono tosto alla testa della popolazione, ardente di vedere il nemico, di estinguere la sua codardia, di atterrare la sua impossente baldanza. In men di un’ ora tutte le guardie erano accorse, armate, e in marcia per Brondolo lungo la spiaggia. Quantunque Chioggia sia ben tornita d’armi, di munizioni e di mezzi di difesa, pure il materiale di guerra era minore al desiderio di questa popolazione generosa. Tosto che a Pelestrina si sijppe che si minacciavano le còste, sollevavasi la popolazione, e correva*alr armi. La causa è vinta. Le coste Adriatiche rivaleggiano in zelo, in ardente amore di patria, in prove di coraggio, di valore, di costanza. Uno solo è il grido, uno solo: fuori, fuori i barbari ! Salve, o popolo Italiano, salve, o generosi abitatori delle coste dcl-T Adria; la gratitudine della patria, e la riconoscenza dell’Italia siano premio alla vostra virtù! Gl'Italiani tutti anelano di essere esposti alla prova ; felice chi potrà far mordere la polve allo straniero! Felice chi potrà averlol a fronte [ter annientarlo e distruggerlo per sempre! Viva la liberili ! Viva V Italia ■— Ci scrivono da Santa Maria Maddalena, in data del 2 del corrente : « 11 passaggio delle legioni Romane incomincia. In questo punto, varcano il Po 4500 giovani ardenti, pieni di marziale bollore. Sono diretti a Rovigo. , « Oggi stesso abbiamo avuto la bella occasione di vedere da vicino il rinomalo generale Ferrari. Egli è quello stesso, che sì valorosamente combatteva nelle campagne di Africa c di Spagna; quel formidabile guerriero, che alla lesta del suo battaglione, per antonomasia chiamato il battaglione di ferrò, spargeva il terrore nelle falangi nemiche. La fama, ben giustamente, lo dice uomo di ferma e schietta fede politica. A lui dobbia- 1>ER IINCARICO DEL GOVERNO PROVVISORIO Il Segretario generale JACOPO ZEMARI. 4 Maggio,