148 L’ intiera notte piombarono sopra Vicenza razzi e bombe, ma il danno è poco. Ardono soltanto tre o quadro case. La stazione provvisoria della strada ferrata venne conquassata da diverse palle di cannone. Da Padova a Vicenza la strada è libera, e viene percorsa per i pubblici bisogni. Sono stati fatti 154 prigioni agli Austriaci, fra i quali un maggiore, due ufficiali ed un medico a Fontaniva da un corpo Romano, mandalo ad abbruciare quel ponte, che non è più; 104 di questi sono in sicuro a Vicenza, gli altri saranno mandati a Padova, !■— **V T~Ì~ fTi ~r" —------ L’ esercito Napoletano è già in marcia tutto da Bologna. Una grossa parte, arrivata a Ferrara il giorno 22 corrente, passa oggi il Po. L'ardore con clic vengono fra noi queste truppe ilaliane, tocca all’ entusiasmo, il prode Generale Antonini, clic perdette il suo braccio destro per la santa causa Italiana, non si lamenta del sagrifizio, ma ne va glorioso. Abbiamo tutta la speranza per credere che la sua vita sia fuori di pericolo, e che potremo ancora valersi della sua mente e del suo cuore, PER INCARICO DEL GOVERNO PROVVISORIO II Segretario Generale ZENNARI. 24 Maggio. BULLETTINO DELLA GUERRA. ore 11 pomeridiane. Il cannoneggiamento contro Vicenza, comincialo verso la mezzanotte di ieri, durò interrotto lino alle ore tre del mattino, e ripreso mezz’ ora dopo, non cessava che alle Ire pomeridiane di quest’ oggi. Gli Austriaci avevano potuto riuscire ad inoltrarsi lino alla Stazione della strada ferrata, quantunque soffrissero continue perdite di uomini. Ma i nostri poterono respingerli, ricuperando le prime posizioni. Il Capitano Lentulus degli artiglieri svizzeri, riuscì con tre colpi di un pezzo da 18 a smontare due obizzi e distruggere tutte le macchine da racchette opposte dagli Austriaci. Tale fortunato successo, mentre onora ii valente artigliere ed il sottotenente che lo assisteva, valse a volgere in pronta fuga il nemico che crasi addensato a quella parte. Quantità di razzi e racchette veniva slanciata in città, e la casa dove abitava il Generale Antonini fu singolarmente presa di mira. Delle trenta granate scagliate, tre scoppiarono nella stanza da Ietto ove giaceva il ferito, che si dovette trasportare in casa Bonollo. Alcuni forni vennero distrutti. Il Campo Marzio è coperto di cadaveri Austriaci, e vennero falli altri 150 prigioni, oltre a quelli che abbiamo annunciato questa inane. La perdita dei nostri non è da paragonare a quella dell’ inimico, mentre non annoveriamo che pochissime vittime.