461 pomio dirsi troppo, quando si consideri il numero delle truppe qui concentrate , i bisogni di rifornirle, e di equipaggiare completamente li corpi di nuova formazione, e quando si rifletta, che la nostra marina provvede all’armo completo dei bastimenti disposti per la difesa delle lagune, e di quelli, che uniti alla flotta alleata ci tengono libero il mare ». 11 ministro della marina e della guerra Paolucci fa il suo rapporto, che daremo domani. I rapporti dei tre ministri furono accolti dagli applausi dell’Assemblea. Dopo la lettura, la seduta fu sospesa, e si riprese ad un’ora pomeridiana. II deputato Bellinato sale in bigoncia : « La prima deliberazione dell’Assemblea tenderebbe a determinare se la presente condizione politica debba essere decisa subito od a guerra finita. Credo che per trattare questa questione si debba fare una ipotesi che a me sembra facilissima. Figuriamo, onorevoli signori, che al momento in cui parlola guerra fosse finita. In quali casi si potrebbe trovare Venezia se la guerra fosse finita ? Io non ne so vedere che due. Quello , cioè , che la barbarie austriaca, colla prepotenza e colla ferocia giungesse a sconfiggere il nostro esercito e stabilire nuovamente il suo dominio nelle nostre provincie. Ciò per altro non avverrà, perchè Pio IX ha benedetta l'Italia, e perchè in tutta Italia tarassi ogni sforzo di vita e di averi, e perchè noi tutti Italiani faremo ogni sforzo per non cadere sotto il suo dominio. Ciò per altro non toglie che si possa fare questa ipotesi. Verificandosi questo caso, a noi sarebbe tolta la possibilità di ogni deliberazione. L’altro caso che io suppongo è quello più lieto e più sereno, che, cioè, l’esercito prode del Piemonte, capitanato dal suo sovrano ed assistito da tutte le altre armate degli Italiani, scacciasse da tutte le nostre prc-vincie FAustriaco e lo confinasse oltre le Alpi. Quale decisione prenderebbe Venezia sul proprio conto? Questo è quello che formerà il soggetto della seconda delibera ch’io desidero. Espongo la mia opinione e dico, che il deliberare subito torrebbe il paese da quelle angustie nelle quali attualmente si trova; che deliberando subito, si mostrerebbero le proprie intenzioni e si avrebbe diritto di un trattamento più franco c più generoso dal popolo alleato; mentre poi mi permetto di soggiungere che in questa santa guerra debbano essere estranee le mene diplomatiche , perchè non si tratta di guerra da sovrano a sovrano, ma si tratta di una guerra fatta da popoli fratelli, che tentano con ogni sforzo di liberare l'Italia dal nemico e di acquistarle la propria indipendenza (Applausi). Domando se , in seguito alla mia proposizione , alcuno abbia nulla da osservare ». Il presidente fa la stessa interrogazione (Silenzio). Manin chiede al presidente se egli sia sicuro che nessuno voglia parlare sul proposito, rivolgendosi al deputato Tommaseo. 11 quale soggiunge: Dimodoché, se non vi fossi io, altri non parlerebbe. Il presidente invita di bel nuovo i deputati a pronunciarsi ; ma, continuando il silenzio, il deputato ministro Tommaseo legge un discorso nel quale sostiene che decider subito non è inevitabile, non utile, non decoroso.