199 29 Maggio. Fia nel tempo Iddio laudalo, Ogni cor l’adorerà; Ma a quel barbaro esecrato Lodi Italia non dirà. Spezza, Ilalia, il cuor degli empj E riti fiamma i tuoi italiani; Rendi onore ai magni esempj Di chi pugna sui tuoi piani. Di tue lodi, o Italia, è degno ANTONINI in suo valor; Di valor suo braccio è pegno, Egli merla eterno allór. Si smarriscan per noi quei sentieri Che distrusser di patria l’amor; Solo avanzo degli avi guerrieri Che all’Italia dier dote d’onor. Sieno prede dell’onde e de* venti Tutte indegne, memorie d’alTanni ; Tristi avanzi de* nostri lamenti, Siate tombe de’nostri tiranni. G. DEMIN. 30 Maggio. BULLETTINO DELLA GUERRA. Il Tenente Generale G. Pepe pubblicava il giorno 29 del corrente alle truppe Napoletane da lui comandale il seguente: ORDINE DEL GIORNO del Corpo d’Armata Napoletano in Lombardia Un numero molto considerevole di sotto-Ufìiziali e Soldati della prima Divisione, sedotti da agenti Austriaci o da pochi sciagurati delle Due Sicilie di basso e turpe animo, e nemici vei‘i della Nazione e del Re costituzionale, hanno osato abbandonare le bandiere. È deplorabil cosa che sieno andati con loro anche molti Uflìziali, gli uni per malvagità, gli altri forse per speranza di poter mantenere un qualche ordine tra i rivoltosi. Ad ogni modo io dichiaro che gli Uflìziali, sotto-Uiììziali e soldati i quali nello spazio di tre giorni non ritorneranno in Ferrara, saranno considerati come disertori in presenza del Nemico. Bologna, 29 maggio 1848. Il Tenente Generale Comandante in Capo G. PEPE.