39 5 Maggio. NOTIZIE DELLA SERA. Belluno, A Maggio. Il Comitato dipartimentale di Belluno aggiunge nuove notizie alle pubblicate sul fatto del Cadore del giorno 2 Maggio. 1 parlamentar» tedeschi che chiedevano il passaggio erano accompagnati da un prete Barbaria d’ Ampezzo, già professore in Udine, che spargeva copie della capitolazione di quella città. Alla risposta del Comandante Galeazzi, che si voleva resistere ad ogni costo, i parlamentarii vollero arrestarlo : ma egli disse, che se violassero cosi la fede pubblica, altri lo vendicherebbe. Al suono delle campane si raccolsero in poche ore circa 4000 persone sotto al comando del capitano Calvi. 11 coraggio di quella gente veniva accresciuto dal vedere le donne accorse sul luogo con forche, con picche, con ¡spiedi per congiungersi ai mariti ed ai tigli nella difesa della Patria. L’esercito nemico, torte di 1500 soldati e di (50 cavalli, veniva respinto di luogo in luogo (ino ad Acquabona nell’Ampezzano in un combattimento che durò cinque ore: ed ivi il capitano Calvi stracciò loro in faccia la capitolazione proposta. I Cadorini la notte si ritrassero entro il proprio confine, non contando che una perdita di due morti e cinque feriti, mentre il nemico ne perdette assai più de’suoi, e fra gli altri un Ufficiale. Un giovane di Hi anni, figlio a Francesco Coletti, era col padre fra’primi della pugna, ed ebbe traforati dalle palle il cappello ed i calzoni, ma non altro. Volevano taluni irrompere lino in Ampezzo per dare una lezione al nemico; ma udendo il Comitato di Belluno, ch’era intenzione di taluni il’incendiare quel paese a vendetta dei torli ricevuti, ne scrisse a quel Comitato di difesa per ¡stornarlo da questa invasione di nessun utile, e per lasciare intatti ai nemico i vanti della distruzione vandalica. Frattanto un distaccamento dell’annata di Nugent, forte di circa 2000 uomini, giungeva a Scrravalle, ma i Bellunesi collocali sulla strada di Fa-dalto e di S. Croce stanno pronti ad accoglierli col cannone, colle mine, coi sassi e col fucile se tentassero per quella via di ricongiungersi con Kadctzky. Il Comitato di Belluno raccoglieva la sera del 2 i principali del paese d'ogni ceto, per consultare sulla difesa, che si decise di voler spingere fino all’estremo. Tutti i membri del Comitato risolsero di seguir il generoso loro presidente e di congiungersi ai crociati per ricacciare l’Austriaco, protestando che l’onore e la salvezza dell’italiana indipendenza Aalgono più delle sostanze e della vita. Padova, A Maggio. ■Nella sera del \ entrarono in Padova le prime legioni delle Divisioni Ferrari. Entrò inoltre la colonna Antonini di 550 uomini provenienti da