1 n 0 Maggio. AI, GOVERNO PROVVISORIO DELLA REPUBBLICA VENETA. Fra le arti moltissime, che ridotte in corpo, e sorvegliate d'apposito Collegio fin dal I-442, un tempo servivano la Repubblica, accorrendo anche col Gonfalone in aiuto della città, nell’occasione di tumulti, figurava pure in corpo Fàrte de’ Calzolai; e la loro Scuola era quella che ancora Sussiste .e sperasi adesso riavere dedicata a s. Amano nel campo di san [l'orna. Benché ritenute soppresse tutte le Arti dai Governi Francese ed Austriaco, pure Famor potente di patria mosse parecchi ad arrotarsi ancora in Compagnia sotto gli auspica dell’antico Patrono, e da qualche »tempo rivive l’unione, diretta dai cinque dei più anziani, a cui si aggiunsero alcuni lavoranti, e già formata colle contribuzioni volontarie una cassa, si celebra ad ogni anno la festa del Santo ; e si dà soccorso ai fratelli dell’arte, massime nel caso di malattia. Fu quindi massima l’esultanza del nostro Corpo, quando senti risorta a novèlla vita, per volere del Supremo Padrone dei Regni e degli Imperi, F adorala Repubblica, e uno allora il desiderio di tutti di coglier l'onore di servire ancora il naturale Governo. Non ne mancava in fatti subito l'occasione, poiché veniva già aperta una gara pella fornitura dei calzari ad uso della guardia civica mobile, e vagheggiavano i sottoscritti di assumere l’impresa, in nome di tulli, per distribuire anche a tulli i confratelli il lavoro. Avrebbero essi servilo certamente la Repubblica a lenui palli, ambiziosi soltanto dell’onore che avessero ricevuto, ma con dolore riconobbero che dal cittadino ministro Toltoli, a cui mossero più volte nell’ impazienza di concludere, venne preferito certo Giovanni P>rolto, uno . a dir vero dei minori Calzolai di Venezia di scarsa intelligenza e colla malleveria di qualche prezzolalo. Riputandosi dal Brotto soperchiati, crederebbero essi di mancare verso il Corpo, se non ponessero subito in vista essere veterana la loro Ditta, e ben nota, come compatita in paese se non facessero insieme co-noscre il.loro genio d’occuparsi in lavori nazionali, e in fratellanza d’arte, per effetto di patriottismo, che trasse ognuno dei componenti l’unione ad arruolarsi alla civica Guardia, per la interna difesa e sicurezza della città. Fanno quindi preghiera, perchè il Governo provvisorio della Repubblica si valga in altre occasioni dell’opera loro, e dichiarano che sapranno sempre prestarla da buoni cittadini pella utilità della patria. Marco MaucoliinaGiuseppe Acerroxi —-Antonio Poli Francesco Sporga — Francesco Coronotti. iO Maggio. Sorgi, t’inspira, t’agita, Sdegnato mio pensiero, Trascorri come furia Per F italo sentiero ,