-Cijo 540 »£>■ ma infrequente, applicabile a’ soli reali gravissimi, cadente sui soli beni, de’ quali il reo avrebbe potuto liberamente disporre con donazione o per testamento : quindi senza pregiudizio de’ creditori, degli eredi necessari, de’ vocati a feudi od a fedecommessi. Le cause civili si trattavano ordinariamente così. L’ attore citava il reo a comparire in giudizio per un dato giorno, e in quello dava la sua domanda : in altro giorno il reo presentava la sua risposta : indi producevansi altre scritture ad offesa e difesa : assu-mevansi, occorrendo, le prove : poi una delle parli citava per deputazione, e nel giorno statuito d’ accordo o dal giudice, discutevasi la causa dagli avvocati verbalmente e pubblicamente : quindi ema-navasi la sentenza. Da’ giudizi di prima istanza appellavasi, secondo i casi, all’uno od all’ altro de’ tre magistrati dell’ auditore vecchio, dell’ auditore nuovo o dell’ auditore novissimo. In alcune cause d’importanza minore, 1’ adito magistrato sentenziava ; pronunciando, purché a voti unanimi, o mediante spazzo di laudo, la conferma, o mediante spazzo di taglio, 1’ annullazione del reclamato giudizio. Nelle altre cause, se non licenziava a voli unanimi l’appellazione, intrometteva, cioè rimetteva la decisione a’magislrati supremi, che, secondo i casi, erano, o il collegio de’ XII, o il collegio de’ XX, o la quarantia civile vecchia, o la quarantia civile nuova. Questi sentenziavano definitivamente, pronunciando spazzo di taglio, o spazzo di laudo. Anche nelle cause minori, se gli auditori non pronunciavano per mancanza d’ unanimità de’ voti, rimettevasi la decisione al collegio de’ XII. Verbalmente e pubblicamente discutevasi eziandio presso i detti auditori, e collegi, e quarantie. Le discussioni più importanti avevano luogo dinanzi alle quarantie. Oravano successivamente in bigoncia quattro avvocati, due per parte. Un quinto, detto interruttore, aveva facoltà d’interrompere la quarta arringa, per rettificare inesattezze di fatto o di diritto, e brevemente confutare le argomentazioni nuove : non di rado abusavane a recare molestia : ma di essa il quarto oratore, se valente, trionfava, e talora faceva suo pro,