70 fanni vostri son cresciuti, e vanno crescendo tuttogiorno. Nei vostri campi, sorrisi da Dio, nel giardino d’Europa, torme di corpi franchi d’ogni paese calpestano i fiori più profumati ! —■ Noi con voi, e per voi piangiamo. Da lunga stagione siamo congiunti. Le figlie nostre sono a voi spose e madri; e le vergini italiane, e donne e madri ci sono divenute. Sangue nostro pure scorre nelle vostre vene, e i nostri cuori pure ricerca sangue italiano. E volete voi che il triste ammanto vedovile e le mie e le altre ili dolore ricolmi? Migliaja dei vostri qui son vernili, e coi nodi più dolci a noi s’avvinsero. Noi demmo, e diam loro tuttavia quell’affetto e quei riguardi, che 11011 si concedono che ai più intimi. E perfino negli ultimi, tristissimi giorni, non il più lieve rimbrotto fu loro diretto; che anzi, allorquando una schiera di abbietta plebaglia osò alzare la mano non su di essi, no, ma sovra taluna delle insegne loro, un grido di sdegno universale sollevossi, e il popolo tutto quella vii turba scacciò — disperse. Ma non solamente di vincoli di parentela e di fratellanza ; anche dei materiali interessi qui si tratta. — Gli alberi vostri saranno dessi schiantati da mani guerriere, e il loro frutto, l’aurea fatica dell’industre insetto, e l’oro dei vostri paesi, e tutte le ricchezze vostre, dovranno dessi per lungo e lungo tempo esser distrutti? Le nostre donne — le donne di tutta la gran patria alemanna — non s’adorncranno più delle vostre sete, risplendenti come il vostro Sole, dei vostri velluti, così come il vostro cielo, molli e soavi? Sarà dunque la Francia, che dovrà fornirci di tali oggetti? 0 fratelli! pel sangue clic abbiamo sparso l’uno per l’altro, ascoltate la nostra voce; strìngete la destra, che amichevolmente noi vi stendiamo! Noi, popolo, dai trascorsi giorni di Marzo, pur stringemmo F eterno nodo d’amicizia e fratellanza col popolo ungherese. La loro nazionalità è garantita: un ministero responsabile loro proprio; un Vice-re colle più estese podestà ecco ciò che essi hanno ottenuto. Essi sono lìberi, noi pure lo siamo. Non ferree catene ci legano l’uno all'altro, ina nodi da noi stessi intrecciati ci congiungono. Reciprocamente l'uno all’altro porgiamo difesa contro qualunque esterna aggressione. Lombardo-Veneti! Non volete voi partecipare, ed appartenere stabilmente ad un'alleanza così bella? Ricusate i dolci vincoli, che a voi, popolo libero, offre altro popolo, libero pur esso, onde restare per sempre uniti ? l)i una delle più vaste, delle più potenti Monarchie costituzionali voi non vorrete far parte? l/accettare queste proposizioni non vi converrà forse meglio per l'avvenire, che non altri legami, clic presentemente vi si offrono, i quali col tempo potrebbero per voi divenire opprimenti, intollerabili ? Voi avete promesso, ed è vostra volontà di essere italiani : ebbene restato italiani, come gli ungheresi, ungheresi rimangono. Conservate la vostra lingua, la vostra nazionalità; ma ciò non potrà giammai impedirvi di provvedere ai vostri più santi, ai vostri più cari interessi, e non vi toglierà di restare fra noi, e con noi, e di formare tutti uniti un popolo libero e felice. Fratelli! dal vostro seno mandate a noi alcuni dei vostri col carico di Deputati. Con braccia aperte noi li attendiamo: li riceveremo con giubilo; e con gioja pari alla nostra, ove Dio il consenta, saranno ricevuti da voi al loro ritorno. Andate però errati allorché nel vostro indirizzo a noi diretto (Ga£*