472 / E forte in campo, e saggia ne'consigli Con gli itali fratei vincesti al paro. Fra le Città, Vicenza, se gareggi Pel tuo Palladio si distinta e bella, Che poche v’ ban che in arti a te pareggi. Vanne superba più or che li fregia Di militare allor palma novella Cui con Ausonia applaude alto Vinegia. B. BALBI VALIER. (ì Luglio. ASSEMBLEA PEOVISTCSIALE NELLE SALE DEL PALAZZO DUCALE IN VENEZIA. Seguito della ;sessione del A luglio. Terminato il discorso del deputato ministro Tommaseo, sale in bigoncia il deputato ministro Paleocupa, e profferisce il seguente : Avvezzo da 40 anni ad affaticare nell’ armata, poi negli ufficii, io ora non posso offrirvi che le parole di un uomo positivo e pratico, d’ un uomo però che non ha mai strisciato sul terreno, ma non ha mai avuto nemmeno la forza d'innalzare la fantasia a gran voli; d’uomo che ha proceduto sempre accanto agli uomini d’onore, che amano appassionatamente il loro paese, che ne amano quindi l’indipendenza, ma che ne a-mano nel tempo stesso la prosperità. Io sento da tutte le parti dire: Noi altri ci difenderemo: Venezia si difenderà fino agli ultimi estremi. Ma domando prima di tutto : perchè un paese generoso è disposto a ridursi agli estremi, non dovremo noi tanto più fare ogni sforzo, perchè non abbia bisogno di ridursi a questi estremi? Non sarà meglio salvarlo prima ? (Applausi.) Non vorrete fare tutto quello che si può fare, od almeno tentare, cercare la strada più probabile, più pratica perchè Venezia, per avere salvi e liberi i suoi cittadini, non abbia ad essere alla condizione di Parga? Vorrete voi fare di Venezia una Parga ? 0 almeno non vorrete tentare ogni cosa per evitarlo? Questo mi pare evidente, e mi pare che si concilii con tutti i sentimenti più generosi. Io dunque, parlando come uomo semplicemente pratico, dirò che mi pare, che la questione che si propone, se convenga decider subito od a guerra finita^ fòsse una questione che si poteva porre, e la cui soluzione poteva esser dubbia fino da quando la fu posta da prima, cioè fino dal principio del mese di giugno, anzi fino dagli ultimi giorni del mese di maggio, quando se ne discuteva, quando, come credo, l’Assemblea fu convocata ai 5 di giugno.