497 protezione in fine, e mediazione sui dispareri che insorger potessero intorno alla nostra libertà interna sull’organiszazione dei nostri Governi: sono sentimenti tanto speciosi, che in circostanze di stringente bisogno ci potrebbero suscitare il rimorso, se non venissero senza esitanza con gratitudine accolti. Un previo trattato a questi patti, una forma di indennizzazione circoscritta ai limiti delle nostre forze, ed ai riguardi politici delle Nazioni, per non provocarne la gelosia, sarà sempre utile a noi, e beneviso ad ogni stato di Europa, amico, o neutrale. Riconosciuto per noi opportuno, e richiesto se non ora, anche più tardi dalle circostanze, non si attenda l’estrema loro stringenza, ma subito si disponga, non dimenticando il principio che si attribuisce alle prestazioni de’sussidj: — bis dat, qui cito dal. FRANCESCO GIUSTINIAN LOLIN. 29 Maggio. Italiani ! Ognuno di leggieri si avvide della necessità di affidare la liberazione dcUe Lombardo-Venete Provincie dagli artigli del ripudiato Austriaco alla invita potenza delle Piemontesi armi, alle armi dei nostri fratelli Italiani. Ognuno conobbe che per la indipendenza italiana eminentemente occorreva la forza e non le ciarle e le ridicole (pianto dannose utopie dei fanatici dottrinarli, che vorrebbero promuovere o sostenere la guerra, anzi raggiungere la vittoria con poche e compassionevoli idee. Tutti si strinsero la mauo, e tutti d’accordo giurarono per la indipendenza, per la italiana unità. Gli uomini di cuore, disinteressati e di senno altamente sentirono la verità : che nelle attuali nostre circostanze non può andar disgiunta nè potrà mai disgiugnersi la indipendenza dalla libertà, e questi uomini, che tutti conoscono gli ostacoli di tempo e di luogo, coraggiosamente aspettano di raggiungere la gran meta, guidali dai più prossimi, grandi, inevitabili avvenimenti. Ora un certo Repubblicano del 22 marzo e di qualche altro giorno dopo, avrebbe dovuto e potuto tenersi fermo ne’suoi esternali principii repubblicani, inculcandoli nuovamente, se avesse creduto, °d occultandoli nel sacrario del cuore, piuttosto clic farsi zelatore e propagatore energumeno di principii affatto opposti, senza il verecondo timore di poter essere a buon dritto taccialo d’instabilità, o di tali passioni cl>e per certo non onororano un vero Italiano. Io per altro voglio ritc-nerlo conscienziosamente convinto della necessità dei passaggi, avvegnaché troppo solleciti, dai fermi principii repubblicani a quelli che proprii sono di un Governo Costituzionale, Governo di transizione, Governo che abbisogna di un Re, e di tutta la infinita aristocratica Coorte di gerarchie, e d'indigeslissime officiosità clic amm