Cosi Italia agli occhi miei Fa e l’amai; ma come io scorsi Te, Vinegia mia, m’accorsi Ch’io potrei piìi amare ancor. Ahi perchè l’austriaca putta Fornicando coi tiranni S’ingegnava, che distrutta Tua virtù, ne’brutti affanni Di lussuria t’ invilissi, £ poi stupida dormissi Schiava sotto il proprio ciel ! ! ! Ahi dolor!... ma quella mano Che svenò l’austriaco sgherro, Quel pugnai fu veneziano .... Deh trattiani più nobil ferro: Deh moriam pria che la terra 495 Cui sua Donna l’Adria serra Si ricopra in negro vel. Gli ozi, e’I mal de'lievi amori, Ed il facile piacere Venga a vii, le danze, i cori Ne’ bei portici, e le sere Susurrando colle belle .... Deh ne trovino le stelle Sotto l’armi a luccicar! Che! il sorriso delle vergini, Che di Dio riflette un lume. Poi de’prodi non fia premio? .. Formiarn l’opre ed il costume Dagli eroi cui nulla ammalia; Sorgerà libera Italia Da quest’aure e questo mar!!! UGO BASSI. 9 Luglio. (dalla Gazzetta) ASSEMBZ.E£l P&QVIBTGIAZiB NELLE SALE DEL PALAZZO DUCALE IN VENEZIA. Sessione dell’8 luglio. La sedala è aperta alle ore 12 e un quarto. Si passa all’appello nominale dei deputati; quindi il segretario Fare legge il processo verbale della precedente seduta. Dopo questa lettura nessuno dei deputali avendo trovato di lare osservazioni, il presidente si alza e prende a dire così: « La più importante delle questioni politiche, che si agitavano per Venezia, fu risolta per voi in breve tempo, ma con maturità di consiglio e con nobiltà di contegno. Un governo si è sciolto, un altro se ne formò appropriato alle circostanze mutale, e la scelta fu applaudita, non senza tributare giuste dimostrazioni di onore al capo del governo che si ritirava. Per l’incarico impartitomi di presedere alla vostra adunanza, porto missimo il sentimento della riconoscenza; che se la novità del subbietto e le mie deboli forze mi toglievano di sostenerlo in modo condegno alla vostra generosa fiducia, come collega posso dividere il vanto, che, non ostante gli accalorati contrasti della discussione^ la votazione ha mostrato che fra noi prevalsero all’individuale opinione la coscienza del bene, ed il vero amor della patria. (Applausi.) La seduta è levata. » 11 deputato Olper chiede la parola. Il presidente gli domanda se voglia parlare intorno al processo verbale, c dichiarandogli l’Olper che volea versare sopra un diverso argomento, il presidente dichiara esaurito r ordine del giorno, e la seduta levata.