4Q6 Se nelle guerre, parto delle grandi rivoluzioni popolari, è necessario che vi sieno dei corpi regolari cd esperti nella milizia per sostenere la causa delle nazioni, è ben proficuo d’altronde che si formino delle squadriglie per dar campo agl’inesperti di potersi adoperare anch’essi senza il bisogno della strategica che servirebbe loro d’imbarazzo e di confusione1, non avendo il tempo di apprenderla esattamente tra la furia delibazione, e tra il combattere. Per questo è indispensabile che i corpi franchi, improvvisati da poco, sieno organizzati e comandati diversamente di come lo sono quelli, che hanno avuto campo di apprendere a maneggiar le armi militarmente, e le manovre; e siccome ogni rivoluzione nazionale nelle masse prende sempre quella forma guerriera, che più si confà al carattere ed alle circostanze dei popoli, cosi noi Italiani abbiamo avuto la prima occasione di adattare alle nostre forze 1111 metodo in Sicilia, che consiste nelle squadriglie composte di 25 individui, comandate da un semplice capo squadra, e più squadre dirette da un capo quartiere, e tutti soggetti alla direzione di un Gomitato centrale d’azione, composto d’alcuni dei medesimi capi attivi, e dipendenti dal Gomitato generale di guerra. Così credo opportuno, nelF attuale urgenza, che si costituisca anche qui un Gomitato d’azione composto da 6 individui, e che questi fossero un Romano, un Lombardo, un Siciliano, un Toscano, un Genovese, 0 Piemontese, ed un Veneto, che provvedano agl’inconvenienti che potrebbero nascere tra i corpi, che mancando d’istruzioni militari credono potersi raccogliere squadriglie sotto la loro guida : ben inteso però che questo Gomitato dipenderebbe dagli ordini della direzione generale dell’esercito, e che eseguirebbe la parte di rannodare e ricomporre, in qualunque caso di smarrimento, qualche corpo inesperto e smembrato, per così servir meglio alla causa comune, ed armonizzarla sempre più in quel santissimo principio dell’ unione e della fiducia. Questo progetto sarà presentato al più presto al Gomitato governativo ed alla Direzione generale dell’armata; e tosto che sarà riconosciuto utile e necessario al pubblico interesse, sarà energicamente, e con tutta celerità eseguito. Noi Siciliani, che stanchi alquanto degli sforzi durati nell’isola nostra, e nella guerra, sentiamo come qualunque altro Italiano la santità e la forza della causa comune, rinvigoriti dal vostro entusiasmo, venghiaino ad offrirvi i nostri pochi fucili, ed il nostro sangue. Ove più ferve la pugna ed il periglio, ove più ci richiama l’energia ed il bisogno, là ci troverete compagni, e costanti sino alla morte, ed alla vittoria ! ! I Comunicatoci in questo punto il carteggio ufficiale seguito tra il co. .Nugent e il presidente del Gomitato provvisorio di Treviso, cittadino Olivi, lo offeriamo tosto ai lettori del nostro Rullettino : Il colonnello GIUSEPPE LA MASA comandante la legione Siculo. 46 Maggio. DOCUMENTI STORICI CONTEMPORANEI.