493 alloro posto, presti a respingere qualunque attacco. Se non che, allo spuntar del giorno, si vide la squadra lanciarsi in allo mare e approfittare della brezza mattutina da terra, per cui presto si spinse alla distanza di 8 in 9 miglia da noi. « Dissero taluni nella loro stoltezza =: Venezia si è separata dall’Italia. “ Ed io dico a voi s Una parte delFItalia si separò da Venezia. =3 Lo spirito dell' unità italiana non era con costoro che così parlavano; poiché Venezia afferrò a prima giunta il legame che lutti unir ci doveva in un lascio solo: ma i Filistei di Modena, di Parma, di Milano tolsero dall’ara impura di Baal e di Mammone la maledetta coltella e si sforzarono di rompere questo legame. E il legame di Venezia era dolose leggiero: ma quei Filistei non lo amavano; essi avevano assaporate le vivande dell’Egitto, e preferivano cingersi lutti delle stesse catene alle quali essi s’erano abituati. le catene di Faraone. Lo spirito delle tenebre soffiò in loro delle parole stolte e perverse.— Dissero: » Bisogna fare un gran regno: vogliamo un re. In questo » regno si unificheranno tutte le parti della penisola: è stolto o traditore » chi si ricusa. « Ma essi soli erano gli stolti, che non pensavano che i regni oggi si convertono in repubbliche, non le repubbliche in regni. Essi avevano una benda sugli occhi, e non vedevano ciò che tutti vedono. — Il mondo va avanti, ma addietro non va. Essi soli erano i traditori, perchè preferivano il culto impuro dei loro idoli a quello santo del vero Dio : perche preferivano di mangiare le carni delle vittime insieme coi sacerdoti d’Astarolte, più tosto che odorare ‘ puri incensi che s’innalzano al Santo dei Santi. E costoro sforzarono i loro fratelli a sacrificare all’idolo ed a contaminarsi toccando le viscere delle vittime offerte sul di lui altare. Ma Iddio li maledisse, e saranno maledetti nella loro discendenza fino alla terza generazione. Egli disse nel suo sdegno: » Voi avete fabbricato sull’arena, e il * soffio del vento d’occidente rovescerà il nuovo edificio di Babele. Voi * avrete scavala la fossa dove cadrete voi stessi. Non voler dunque temere, o Venezia, figlia prediletta d’iddio. Tu josti scelta da lui a salvare le sacre tavole al tempo del diluvio, del diluvio dei barbari. Ora Iddio te le affida la seconda volta: tu sei l’eletta del Signore. 29 Maggio. ìi Ti saluto, Venezia, o tu che sci piena dello spirito di Dio. » Iddio è teco. 55 E tu sarai benedetta fra tutte le città. E sarà benedetto il frutto clic da te escirà per la salute d’Italia. 5» T. II. 43