m sivamente dicevasi Cappellano della Legione stessa, così molli confusero le sue attribuzioni con le mie, confondendo pure il nome. Nè mi fu doloroso lo scambio momentaneo, atteso che non potevano ignorarsi più tardi le condizioni per cui ho lasciato dapprima l’Italia, inseguito dai bracchi della polizia austriaca; non s’ignorava, io spero, che abbandonai un’ agiata posizione in Parigi per raccogliere dattorno a me questa coraggiosa compagnia d’ esigliati, e portare anche dalle rive della Senna le bandiere tricolori e la croce sovra i Campi Italiani. Il Capitano aiutante di Campo GIUSEPPE FAMA. 4 Giugno. Votare adesso per darsi a re Carlo Alberto sarebbe : 1.° Mettere a prezzo la nostra libertà prima di avere acquistata la indipendenza. 2.° Sarebbe un alto vile al cospetto delle nazioni , perchè mostrerebbe in noi debolezza di animo. 3.° Sarebbe un voto illegale , perchè non abbiamo a fianco tutti i nostri fratelli , che combattono ancora contro il nemico , e un voto incusso dal timore è invalido. 4.° Sarebbe finalmente un insulto al generoso Carlo Alberto, i cui nobili sentimenti sono espressi nel suo proclama 51 marzo 1848 con » queste parole : « io vengo tra voi non curando di prestabilire alcun » patto ; vengo solo per compiere la grande opera dal vostro stupendo » valore così felicemente incominciala ». Il cittadino ARPJGO BOCCHI. 4 Giugno. 12. MI© TOSO! -—8BO Venezia, mia bella patria, fucostretta starsene, con troppo rispetto, schiava per olirà trentatre anni alla infame austriaca bandi ra; ma sotto la moderazione e l’apparente ubbidienza seppe covare un’oruitura che farà stupire, ed anzi incredibile sarà nelle pagine dell’Istoria ^ solo frutto della fraterna sua tranquillità. 1/ Austria ed il suo Ministero seppe mantenere 33 anni di pace, mantenendo spionaggio a largo prezzo pagalo , e ad ogni più piccolo sintomo di unione sacrificava ed anzi troncava dalla famiglia questi frutti, benché questi cercassero soltanto quello che giusto e diritto si chiama; ma che l’Austria con la sua forza politica voleva reprimere. Oggi il colpo è fatto ; l’amputazione è già eseguita, ma ci vuole