38 5 Maggio. NOTIZIE DEL GIORNO. In attenzione di pubblicare più tardi il Bullettàio ufficiale della guerra, anticipiamo queste notizie che ci pervengono da sicura fonte. Ferma, 5 Maggio 1848. Viene confermato il fallo di Ponlon; i Piemontesi occupano la destra dell’Adige, e tengono un ponte a Ponlon. L’avvilimento delle truppe austriache è al colmo. lladetzky afferma il prossimo arrivo di quindici mila Austriaci provenienti da Treviso, ed assicura essere la stessa città ridotta in cenere. Tulio questo in un di lui Ordine del giorno. Si conferma la perdita dell’inimico in cinque o sei mila uomini, la morie del generale principe Thurn Taxis, e la prigionia del principe Liechtenstein. Dicesi aver il Generale Radetzky chiesto un armistizio di quattro giorni, ridotto a soli due dal re CABLO ALBERTO. 5 Maggio. Abbiamo dal Comitato dipartimentale di Belluno, colla data 3 maggio Ì848, quanto segue: Le gole del Cadore furono ieri attaccate da un corpo di nemici, forle di 4 500 uomini; il cannone della Chiusa diede il segnale di all’armi, ed i Cadorini accorsero in massa alla difesa, sostenuli e diretti dai loro corpi-franchi : ¡1 nostro corpo-franco, appostato a Longarone, accorse a soccorrerli, e fu sostituito da un altro corpo-franco che abbiamo spedito in posta. Dopo scambiali alcuni colpi di fucile, un Maggiore e due Ufficiali Austriaci si presentarono come parlamentar» ai nostri avamposti e domandarono il solo passaggio pel nostro territorio, onde unirsi a Conegliano al corpo di Nugent, promettendo il pagamento delle sussistenze ed il rispetto alle persone ed allo stato attuale delle cose. I nostri avamposti risposero, che tra l'oppressore e l’oppresso non si può parlare di trattative, e che lo scopo della nostra difesa è appunto d’impedire il coneen-trame»lo delle forze austriache; celie gli abitanti del Dipartimento ripetono la protesta di seppellirsi sotto le rovine dei monti prima di cedere. I parlamentarii dopo minacce decise dei nostri, si ritirarono. Furono scambiati altri colpi; poi i barbari si rimboscarono. II danno da parte nostra è nullo in tutto il rigore della parola; dalla parte avversaria sembra consistere in Ire morti e varii feriti : ma non si potrebbe assicurarne precisamente il numero. PER INCARICO DEL GOVERNO PROVVISORIO Il Segretario Generale Z E N N A RI.