210 governo quindi sarebbe allora tutto a voi affidato, e saranno pienamente non solo soddisfatti, ma superati tutti i desiderii vostri. 11 Governo presente è provvisorio, e in una repubblica democratica il ministero non è mai stabile. Se dopo tutte queste riflessioni persistete nella discordia e nell’ odio contro Venezia, non può dirsi se non che siate così insensati da preferire la schiavitù alla libertà somministrando allo scopo un’arma tanto terribile ai nostri nemici. Deh ! con le discordie non ci mostriamo, o popoli della Venezia, indegni di essere aiutati dai nostri confratelli d' Italia, e abbandonato il rancido municipalismo, scacciamo uniti il barbaro Austriaco che non rispetta neppure le ceneri dei nostri defunti, come fece nella Lombardia, alla Bevilacqua, e in altri luoghi. Governo centrale, Comitati e popolo, gridiamo tutti, correndo all’armi, queste sole parole: Fuori d’Italia l’infame Austriaco. E questo sarà, se ci unisca un vero amore fraterno, se un ardente affetto di patria riscalderà i vostri petti, come infiamma quello di chi vi parla, vi scrive, e non si uasconde, anzi si firma. BERNARDINO CRICHI. 31 Maggio. VERSI SCIOLTI DI LUIGI FORTI Intitolati ali Apostolo di Sua Santità Pio IX. PADRE GAVAZZI col riepilogo di alcuni brani del suo Sermone popolare che nella mattina del 7 maggio 1848 evangelicamente sponeva sulla piazza di san Marco in Venezia. Sorgete ombre d'Eroi; con ferreo piede Or più non calca i vostri ititi ti avelli Lo slrartier baldo: del giudizio questo 11 dì non è, ma il disialo a lungo Giorno che a liberta tutti redime 1 vostri nati. — 11 derelitto e irriso Formidato Lion non so££iacea Privo deli’ire onde la morte è bella: — Non cadde, no, senza mandar ruggito. Ki nel silenzio d’affannosa veglia L’ora aspettava della gran vendetta, E quell’ora suonò: nel libro eterno Bel santo Evangelista era segnata, E sillaba di Dio non si cancella. Dopo ben dieci lustri di pazienza, Di torture, d’oltraggi e di vergogne Il Lione spe/.zò le sue catene, Surse gigante, e con le fauci aperte Sull’aquila avventossi ed abbrancolla Stretta cosi, che in un sorpresa e vinta Spirar parea sotto i tenaci artigli... Quindi ei le disse — Il mar tosto rivarca, Né più redir su questa terra oppressa 55 D.dla tedesca snaturata rabbia, m Ben tu il vedesti, fu il combatter corto, (.he l’antico valor da te schernito 3S eli’ invitto mio cor non era estinto. L alpi rivarca che fra noi frappose La provida natura, o qui t’ avrai Tomba ed infamia A cotai detti il fer°