460 25 Maggio. A SUA ECCELLENZA IL SIG. TENENTE GEN. BAR. GUGLIELMO PEPE COMANDANTE IN CAPO L’ESERCITO NAPOLETANO in marcia per V Alta Italia. Indirizzo. Lo Guardia civica, alla quale dal Sovrano è affidalo il mantenimento dell’ordine pubblico, senle altamente il bisogno di rendere all’Eccellenza Vostra pubbliche grazie perchè colla vostra generosa condotta sottraeste il paese ad una grande calamità. Correva voce jeri per Bologna che le truppe Napoletane da Voi condotte avessero ricevuto l’ordine di retrocedere; ripetevasi di bocca in bocca la triste novella, e in un baleno l’intera città ne fu piena e profondamente se ne commosse, perchè ad un tratto vedeasi mancare potente soccorso al glorioso Esercito che in Lombardia combatte per l’indipendenza della Nazione. Voi vedeste la Guardia chica a nome del paese porgervi la preghiera di lutti, che il vostro Esercito in un momento solenne 11011 abbandonasse la causa Italiana. Voi vedeste la raccolta di popolo che ansioso stavasi sotto i vostri balconi. Voi vedeste il nostro dolore, pensaste tosto alle tremende commozioni alle quali poteva darsi in preda questa bella parte d’Italia, pensaste alle traversie d’ogni fatta alle quali le truppe Napoletane, fino a qui accolte a furore di applausi dalle nostre popolazioni, sarebbero andate incontro nel retrocedere. Non vi occultammo che le popolazioni limitrofe avrebbero potuto accorrere a mano armata sopra Bologna e sarebbero insorte per avventura lungo tutta l’Emilia, e che questa stessa popolazione a questa marcia di ritirata poteva opporsi con tulli i mezzi più disperati. Voi generoso ascoltaste le nostre preghiere e con una sola parola faceste tornare nella tranquillità l’addolorata moltitudine, proclamaste clic i Napoletani non avrebbero lasciata senza ajuto la grande causa Italiana. Noi applaudiamo riconoscenti al vostro atto magnanimo. Viva Guglielmo Pepe! Viva l’isdipekdesza d’Italia! Bologna23 maggio Ì848. Seguono le firme degli Ufficiali Superiori della Guardia civica.