490 ricuperata la mia libertà. Ho scelto la repubblica democratica. Ma soggiunse, io sacrificherò le mie simpatie, purché questo possa giovare ai fratelli ed all’ unione italiana. Rispondendo alle parole veramente italiane del gran cittadino, che ha unite in una tutte le disgiunte opinioni de’ suoi concittadini, credo, onorevoli deputati, essere cosa giusta e per noi onorevole, il dichiarare solennemente: aver egli bene meritalo della patria. (Vive acclamazioni di adesione.) Il deputato Manin sale in bigoncia in mezzo agli applausi universali, e dice : Della patria hanno ben meritato tutti gl’italiani. Se del mio atto semplice, i miei concittadini vogliono mostrarsi riconoscenti, io prego, io scongiuro, che la concordia che abbiamo inaugurato ieri, duri finché l’inimico è in Italia. Non si parli, per F amor di Dio (con enfasi), mai più di partiti, finché il nemico non è scacciato! Ne parleremo poi; ne parleremo fra noi, da fratelli! Questa è l’unica ricompensa ch’io vi domando. (Applausi generali.) Il deputato Bellinalo : Prima di deliberare sul terzo punto del decreto che ha convocata 1’ Assemblea, credo opportuno di fare alcune osservazioni. Prima di tutto debbo dire, che non mi paiono giuste le parole, colle quali è concepito questo terzo articolo. Io lo leggo prima a tutta 1’ Assemblea (segue la lettura, fermando F attenzione sulle parole : sostituire o confermare i membri del Governo provvisorio). Dico che questo articolo comprende due casi di votazione : o la conferma dei membri, o la loro sostituzione. Se si sostituisce prima, non si conferma più dopo. Quindi mi pare, che si debba prima trattare della conferma, poi della sostituzione; cioè si debba votare se i membri del Governo provvisorio debbano essere prima confermati. Dovendo poi trattare primamente di questa conferma, io mi permetto di osservare, che il cangiamento di un ministero porta la conseguenza che il ministero che subentra debba prendere cognizione del progresso e dello stato delle cose : porta un5 altra conseguenza, che mollo personale nel Governo va a cessare, perchè i nuovi ministri hanno tutti il diritto di scegliere persone di lor aggradimento e di lor persuasione. Tutto ciò porta degli ostacoli da una parte e dall’altra, e dei ritardi: questi ritardi poi producono la necessaria conseguenza della dispersione del tempo, della sospensione nella abbreviazione degli affari. Io domando, se nelle attuali circostanze, col nemico alle porte, noi possiamo tollerare alcuna sospensione di questi affari. Osservo in secondo luogo che ( bisogna che noi lo confessiamo ) noi non siamo preparali alla vita di governare. Trenlatrè anni di servaggio ci hanno pur troppo collocati nella posizione di non aver fatlo pratica in questa materia ; alla quale forse non abbiamo pensato, perchè non era in noi fondata la speranza di poter togliere il pesante giogo che ci opprimeva. Non parlerò dei meriti distinti dei ministri; non parlerò della loro abilità; nulla io dirò di tutto epiesto; del loro ingresso nella sala, quando salirono in questa bigoncia, quando pronunciarono tanto belle parole, e si contennero con tanta dignità. Nulla io dirò di tutto questo! Ma li metterò a paro degli altri deputati dell’ Assemblea, sopra i quali avranno il vantaggio di tre mesi di pratica.