421 E che questa ferma intenzione di Carlo Alberto di difendere Venezia, qualunque sia il suo regime politico, sia pure intenzione de’suoi Piemontesi, è evidente qualora si rifletta che questa è guerra ili popoli e non dire, di principii e non di principi. 1 Piemontesi assistono ¡Veneti e i Veneziani non perchè sono o sieno parte del regno cui appartengono essi, ma perchè loro connazionali fratelli e perchè sanno che se FAustriaco tornasse in Venezia, non lo scaccerebbero mai più, e perchè sono compresi della verità che se l'Austria conservasse un piede in Italia, probabilmente fra pochi anni svanirebbero tutte le costituzioni dei paesi Italiani. E che questa sia la opinione dei Piemontesi di combattere per noi e con noi non per associarsi al loro regno , ma solo perchè siamo loro fratelli, lo mostra la stessa natura della presente guerra, che è prettamente e pienamente nazionale Italiana, locchè è provalo dalla circostanza che sul campo della guerra Combattono contro lo straniero fratelli di tutte le parti d’Italia. Diffalti i Toscani, i Romani e i Napoletani venendo a combattere contro l’Austriaco non hanno già inteso di venire a cooperare all'ingrandimento del Piemonte, ma di venire ad aiutare allo scacciamento degli stranieri. Se si ammettesse clic i Piemontesi non ci assistessero che solo per l’aspettativa dell’acquisto di questi paesi, che cosa per la stessa ragione si dovrebbe dare ai Toscani, Romani e Napoletani per le loro prestazioni? Questi non vogliono da noi che solo il riconoscimento d’essere nostri fratelli, e la soddisfazione d’essere stati utili a noi loro fratelli, li si vorrebbe pretendere che i soli Piemontesi fossero cosi egoisti ? Impossibile. II loro re, lo slesso re Carlo Alberto ha dichiarato che veniva senza prestabilire alcun patto. Non è quindi fondato il timore suespresso che Venezia venisse abbandonata da Carlo Alberto se essa non si dedicasse tosto a lui. Come d'altra parte, ammessa l’impossibilità che Carlo Alberto e i Piemontesi si sdegnassero di Venezia per questa sua repugnanza a fondersi nel nuovo regno, e che quindi la abbandonassero, essa verrebbe ancora sostenuta dai Lombardi, dai Toscani, dai Romani e dai Napoletani per le ragioni addotte di sopra. Venezia non ha dunque un motivo forte e decisivo per darsi subito al Piemonte , e quindi perchè farlo ? Perchè perdere la propria indipendenza senza bisogno? Quando nonostante essa ottiene medesimamente lo scopo ! Inoltre Venezia è ora stretta d'assedio c di blocco e si trova fra il tuonare dei cannoni; quindi se dichiara di darsi tosto al re Carlo Alberto, quale ne è la interpretazione , la induzione retta ? Che essa lo fa per paura o per viltà perchè conosce di non potere o di non volere difendersi. La dedizione quindi fatta ora sotto queste circostanze perderebbe il suo merito principale , quello cioè della spontaneità. E Venezia tanto impudentemente tacciala di vile e d'imbelle da’suoi avversami, offrirebbe loro con questa sua dedizione ben fondato argomento a raddoppiare le loro calunnie , e a dichiarare giustificale le loro accuse. Essi non mancherebbero di proclamare a tutto il mondo come Venezia fece l'ardita finché ebbe il nemico lontano, ma che com’esso le si avvicinò, se ne spaventò subito, confessò la propria impotenza, ricorse ai valorosi Piemontesi, e li supplicò di accettarla nel loro regno purché la difèndessero. Venezia quindi Con la sua dedizione falla ora verrebbe a perdere massima