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mento, si perdette la fiducia al Generale, e senza che si possa indovinarne il motivo, invece di calmar si dettero fogli di via, si fecero deporre le armi, e le Legioni Romane, il battaglione degli Studenti furono sbanda-
li.	— Appena rimase la terza parte clic fu diretta a Venezia, si disse per dare una nuova organizzazione. — In tutto questo tempo il General Durando co’ suoi Svizzeri e la sua truppa di linea era corso da Rassano a Castelfranco, da Cittadella a Padova, a Mestre senza tirare una schioppettata.
    A provare che la Civica Pontificia non era nè scoraggiata, nè spaventata, basterà il sapere che molli di questi andarono per arruolarsi al servigio delle truppe della Repubblica di Venezia ; ma non si vollero accettare.
    Se i Generali delle truppe Pontificie, invece di essere o Piemontesi,
o	Napoletani, fossero stati sudditi Pontificii ; se negli Stati maggiori di questi Generali vi fossero stati degli ufficiali Pontificii, non sarebbero certamente avvenuti gli scandali di Mestre e di Venezia.
    L’organizzazione delle Legioni Romane, clic si doveva fare a Venezia non si verificò. Le allocuzioni del generale Ferrari, e del padre Gavazzi non arrivarono nè a persuadere, nè ad ispirare fiducia.
    Che dire d’una gioventù che trasportata da patrio amore aveva sacrificalo comodi, affezioni, piaceri e fino esposta la vita, essere ridotta a questo avvilimento !
    Disgrazia per l’Italia, per la causa che anima il mondo intero !
     Fcco la storia e la verità delle truppe Pontificie.
PETRONIO BENTADINI Crocialo pontificio delle Legioni romane sollo il cornando del generale Ferrari.
19	Maggio.
Ultime Notizie.
    Le notizie del teatro della guerra in queste nostre provincic venete sono ottime,
    Treviso (benché infamemente abbandonata da Durando e da tutti gli altri schiavi venduti a Carlo Alberto), continua a difendersi coraggiosamente.
    Intanto si vede che gli Austriaci al primo intoppo, al primo segnale di resistenza che trovarono, nulla seppero più fare, c da varii giorni non progredirono più d’un passo. Ecco una prova di fatto clic sono deboli, ehe son pieni di paura, come noi avevamo sempre pensato, come avevamo più volte scritto : una prova di fatto che se Udine e Belluno avessero voluto seriamente resistere il nemico sarebbe ancora ben lontano da noi : >ma prova di fatto che se Durando, invece di andare ad Osliglia, e poi, quand’anche venne qui, di starsene ncghitloso (dopo averci però costato ingenti somme in denaro, effetti, munizioni, ec.) se Durando, diciamo, si lusso portato più presto di fronte all’inimico, se si fosse data per agire