351 onta del coraggio, dell’alacrità, dell’ardore non si otterrebbero sul nemico que’ vantaggi, che tutta Italia attende da noi, appoggiati come siamo al gran sostegno della italiana indipendenza, al re Carlo Alberto. In avvenire, nessun militare potrà allontanarsi dalla bandiera, se non ne ottenga il permesso da’ suoi superiori, approvato dal Generale in capo. Nessun corpo potrà eseguire alcuna mossa senza 1’ ordine de’ rispettivi Generali, ordine che io abbia superiormente confermato. 11 ragionare, il deliberare è da frati, non da uomini di guerra. Nel mantenere con fermezza la disciplina, nel punire le più leggiere mancanze, che, trascurate, potrebbero condurre a mali più gravi, provvedere» il più etficacemente che per me si potrà al vostro ben essere. Riferirò a’ vostri rispettivi governi tutte le azioni, che meriteranno ricompensa, nè avrò riposo finché non sieno ottenute, ed avrò cura che per mezzo delle gazzette ufficiali le vostre opere, pegno de’risorgenti destini di questa Italia, patria comune di tutti noi, per la quale avete brandito le armi, sien fatte note in particolare a’ vostri conterrani, a’ vostri parenti, alle donne, dalle quali ambite stima ed affetto. Spero così mostrarvi che, se un giusto rigore di disciplina è suprema necessità di milizia, il mio animo non sarà lieto che quando potrò lodare secondo la verità, e premiare secondo il merito. GUGLIELMO PEPE. 18 Giugno. IL MAGGIOR COMANDANTE li MTiCLIIIU E EOETIFICiZIOM Ut PIMI, Olii IN VENEZIA Padovani! Piansemi estremamente il cuore, allorché nell’ incominciare del giorno 13 Giugno, mi fu forza seguire col corpo dei Cannonieri, e quattro soli pezzi della nostra Artiglieria^ il grosso della truppa, che presidiava la 'ostra città, conoscendo di dover lasciar questa in balìa della teutonica barbarie. Qual si fosse la causa motrice di questa nostra repentina, ed intempestiva partenza, io voglio tacerla : solo dirò, che prima di prendere siffatta determinazione, dovevasi convocare tutti gli Ufficiali, massime quelli della locale Artiglieria, onde emettessero su ciò il loro parere. Lo che avvenuto essendo, il Comitato di guerra della Veneta Repubblica sarebbe stato meglio informato sullo stato di guerra, in cui trovavasi la vostra Padova, ed avrebbe conosciuto, che non per due sole ore potevasi Essi difendere, come egli si volle far credere, ma bensì per qualche giorno. Avvegnaché è a me benissimo noto, che ogni pezzo di Artiglieria sia di fortificazioni, clic di Campagna era provveduto di più, che di 80 cariche, senza quelle, che potevansi confezionare nell’ atto della pugna, che 100,000 cartuccie da fucile erano in pronto presso la Polveriera, ove anche rimanevano non poche munizioni ; che finalmente eranvi abbastanza armi, ed