441 egli vuol . . . aspellare Ferrari, coi suoi volontarii ! Intanto Belluno c Feltre indifese vengono in mano degli Austriaci ! A.o Quando Ferrari è arrivato, Durando lo mette in linea al poslo che esso aveva prima, e col pretesto che conviene impedire il passaggio degli Austriaci, che esso suppone diretti (allora!) verso Vicenza e Vierona pel Pedemonte, ei va ad appostarsi nei dintorni di Bassano. Scrive poi a Ferrari il tal giorno alla tal ora, mentre, voi vi batterete cogli Austriaci nel tal silo, io li prenderò alle spalle, e li schiacceremo. Ferrari si batic accanitamente, benché in cattiva posizione fino all'ora prefissa: si batte ancora per un’ ora, per due, per tre, per (piatirò ore dopo. Ma invece Durando, dopo essersi avanzato fino a poca distanza dal luogo della pugna, dice d’ aver saputo che Ferrari era vincitore, clic dall’ altro lato gli Austriaci marciavano verso Bassano ( loccliè non era vero), e torna tranquillamente indietro senza assicurarsi di nulla! Intanto Ferrari è finalmente costretto a cedere il campo, e ballerò in ritirala sopra Treviso : nella sua ritirata il suo corpo, composto di semplici volontarii, pieni di buona volontà, ma inespeiii, li disorganizza, e poco dopo il corpo di Ferrari non esisteva più! 5." Mentre Durando continua ad aspettare gli Austriacidove essi si ostinano a non voler andarCj questi attaccano per più giorni di seguito Treviso, la quale è tratta in sommo pericolo. Fortunatamente vi accorrono parte del volontarii di Antonini, parte dei Lombardi, dei Napoletani, ec., e Treviso resiste. Finalmente Durando si risolve a venire .... fino a Mestre, e non vuol partirsi di là, ad onta dell’ opportunità che gli si offre di schiacciare un’ ala degli Austriaci. Intanto questi completano le loro requisizioni e cominciano ad avviarsi verso Cittadella e Vicenza! 0.* Allora Durando, chiamato in fretta a Vicenza, si muove colla strada ferrata .... ma pensa meglio di arrestarsi a Padova ! Perde colà un intero giorno, mostra di voler ripartire per Vicenza, poi torna indietro, e finalmente parte da Padova verso Teoio, cioè va al sud-ovest, mentre gli Austriaci vengono dal nord! Intanto questi attaccano Vicenza che si.difende a gran pena coi soli nostri mezzi! 7.° Vedendo questo inesplicabile contegno, il generale Antonini, comandante della piazza di Venezia, si stacca con un migliaio dei nostri valorosi, i quali, imi li ai corpi che presidiavano Vicenza, si oppongono ;'l passaggio degli Austriaci per quella parte; sono pochi, ma fanno miracoli. In questo combattimento il generale Antonini è ferito, deve farsi «imputare il braccio destro, ma conserva sempre il suo freddo, eroico co-raggio. Il nemico, trovando colà troppo duro intoppo, si volge a una altra parte, si volge cioè dove finalmente si era appostato il generale Durando per opporsi esso pure al passaggio. Ed il generai Durando Io lascia passare senza far nulla ! cioè! siamo ingiusti, gli lancia contro, a quanto ci fu detto, due cannonate, ma poi non si muove dal suo poslo. Intanto il nemico sfila tranquillamente per Verona dov’ei sarà già arrivato a quest’ora! Oh! perchè eravamo così fatalmente invasi da spirito profetico allor-(|";indo (nel nostro N. 135 che ebbe in più luoghi gli onori dell auto-da-fè) dinamo gettata la parola che Durando sarebbe chiamato un traditore della patria!