c-o 354 «£> A lui, dopo il capitano, spettava accudire e soprintendere agli affari del bastimento. Aveva specialmente incumbenza di ricevere e consegnare le mercanzie, tenendo esatto registro di ogni entrata ed uscita di esse : teneva pure registro di tulle le spese incontrale per conto del naviglio : facendosi getti, notava ne’ suoi libri gli assensi degli ufficiali, e le qualità e quantità delle cose gittate. Rogava testamenti di persone imbarcate, come fu detto a suo luogo : faceva gl’ inventari delle cose lasciate da persone dell’ equipaggio morte o fuggite : stendeva, occorrendo, contratti di noleggio, ed ogni altra carta e nota ai negozi del legno concernente. D’ordine del capitano o del parcenevole, faceva riscossioni e ne dava conto. Nullo ogni contralto, che avesse fatto senza consentimento espresso del capitano o del parcenevole : se simulava aver avuto tale consentimento, incorreva nella pena di falso. Chi voleva essere ammesso come piloto, dimostrava presso il magistrato all’ armare quali viaggi avesse fatti, per qual tempo e con qual grado ; rispondeva a’ quesiti di nautica teorica e pratica, che gli venivano proposti dal maestro di nautica in presenza di due provetti capitani o piloti ; e da essi tre doveva ottenere giurata fede di riconosciuta capacità. Poteva essere piloto anche un estero, che avesse i requisiti predetti. 11 piloto doveva tenere il giornale nautico, del quale al suo ritorno dava una copia al parcenevole, ed altra al magistrato all’ armare, clic la passava al maestro di nautica per lume ed esercizio della sua scuola. Doveva sostenere con vigilanza le guardie a lui attinenti ; dar porto, quando dal capitano richiesto e dalle circostanze della navigazione permesso; dare, se ricercato, consiglio, specialmente ne’casi gravi. Se, per ignoranza o per negligenza, avesse posto il legno in pericolo, era dal magistrato all’ armare severamente punito, e dichiarato inoltre incapace di più esercitare 1’ ufficio di piloto : i nomi di tali colpevoli si registravano in una tabella a vista universale presso il detto magistrato. Poteva contemporaneamente esercitare i due impieghi di scrivano e di piloto chi aveva tutte le qualità per entrambi richieste.