465 non fidarci più di nessuno, e di sostenere coi nostri soli mezzi la libertà per non metterci nel pericolo di cadere un’ altra volta sotto il peso di quell’ esecrato dominio. Qual gloria per noi ! qual pagina eterna non se-gneressimo noi nelle storie del mondo ! ! Ma non (immettete Voi, che avete assunto la responsabilità di guidarci , Voi che amate davvero la patria e l’indipendenza, non ommettete d'impetrare subito soccorsi da quella libera Nazione , da quella Nazione repubblicana che può sola vittoriosamente difenderci, perchè in qualunque più dannata ipotesi, sarà meglio esser tributari di una Repubblica che sudditi di qualunque re. Il Cittadino repubblicano GALIANO BRASCHINI. 26 Maggio. BULLETT1N0 DELLA GUERRA. Sappiamo da buona fonte che gli Austriaci che furono respinti da Vicenza, quest’oggi si dirigevano da Caldiero a Verona. Le operazioni militari contro Peschiera continuavano il giorno 23 con ottimo successo. Un Parlamentario Austriaco si portò il giorno stesso a Sommacampagna per chiedere tre giorni di tregua, ma non fu conceduta. In Udine si manifestò una reazione popolare contro la guarnigione Austriaca. La mitraglia dei cannoni del Castello fu adoperata a contenere lo spirilo dell’indipendenza che il barbaro Austriaco non arriverà ad estinguere che colla morte dell’ultimo Italiano. PER incarico del governo provvisorio Il Segretario Generale ' ZENNARI. 26 Maggio. Eccellenza ! A Voi, che interpretate colla necessità de’ popoli e colfanimosa bontà del cuor vostro i regii voleri, a Voi che date esempio d’obbedienza intelligente e di sudditanza dignitosa, ogni nostro ringraziamento sarebbe poco, che avete già l’ottima delle ricompense nella coscienza del bene operato e nella certezza che il vostro nome non sarà mai disgiunto dalla storia