298 stesso, e quindi venire a definitive misure per l’organizzazione del Corpo. I Cittadini proponenti COLLALTO — MANZINI — VIANELLO. 40 Giugno. RISPOSTA AL CITTADINO PIETRO MANDELLI. Il suo indirizzo ai Parrochi ed al Clero di Venezia ha per fine di far girare la testa ai Parrochi, ed al Clero, perchè questi facciano girare la testa ai Parrocchiani. Perdoni, mio Signore , se gli dico , clic la sua testa non solo è in giro, ma in viaggio. La condotta dei Parrochi e del Clero generalmente fu saggia : seppero come condursi, e lo sapranno anche per 1’ avvenire. Non hanno bisogno d’istruttori per parlare al popolo , e se nelle presenti circostanze volessero istruire il popolo , trarrebbero argomento dal Libro I. dei Re al Capo Vili. Faccia ella adunque di pensare qual vantaggio produssero li numerosissimi suoi fogli mandati ai Parrochi ed al Clero perchè abbiano a studiare e poi predicare la sua dottrina. Ritenga, o Signore, che il nostro Clero è saggissimo, e quindi vuole sostenere la propria stima presso il popolo. Guai se seguisse il suo consiglio ! per lo meno decaderebbe dalla opinione del maggior numero dei cittadini, senza dire che smentirebbe li suoi principii. Viva la Repubblica ! Il Cittadino ANGELO BARASSUTTI. RISPOSTA A GIUST. A. SPAGNUOLO GUARDIA CIVICA. Gratissimo ai fogli della sua seconda Edizione che fece introdurre in molte famiglie, poiché quelli della prima Edizione furono giustamente la-cerati, mi tò dovere di pregarla , a voler dire al cittadino S. autore del pubblicato suo scritto, che non dovea arrossire di porre il proprio nome, e pregarla della sua firma. Il cittadino S. con un nojosissimo si tratta di sapere3 mostra una curiosità troppo impaziente : saprà tutto dall’ Assemblea, che vorrebbe impedire : innoltre dice, conti vogliamo e conti chiari: questi conti li vedrà, anzi li farà l’Assemblea rappresentante il popolo. Ella può ben vedere, Sig. Spagnuolo, die il suo S. vuol sapere i|n' provvisamente troppe cose, ed ella sa pure che questa curiosità nasce n> lui dal desiderio di veder caduti dalla meritata pubblica stima quelli, dlC sono li principali tra li membri del buon Governo provvisorio della Re-pubblica Veneta. Il vile è capace d’invidia, e la virtù è sempre persegli1' tata dalla viltà.