358 gridando Viva la Repubblica! e a chi non avesse secondato ¡I lor grido, a chi non si fosse tolto di testa il cappello, sembravano minacciar insulti, credendo che quelli i quali a ciò non acconsentivano, fossero del novero dei nemici del Governo, i di cui perlìdi disegni verso il medesimo erano stati chiamati a sventare. L’avvocato Zannini che per la sua parola, tutta cuore e verità, si è guadagnata l’affezione d’ogni onesto in Venezia, potè trarli dalla Piazza, e disarmati di quel furore condurli nella corte dell’antico Teatro di S. iVIoisè. Così bene parlò loro, che li obbligò a depositare le ferrate fiocine e poi ritornarsene tranquilli alle proprie case. Non sapeva quella brava gente che era resa strumento della malizia dei nostri nemici, i quali avevano avuto l’arte di chiamarli a quella comparsa sopraffacendo il loro buon cuore, cd abusando del sommo attaccamento che li lega alla patria e al Governo col supporgli essere la patria e il Governo in qualche pericolo; ma v’era gente non del popolo, non come questo innocente, che avrebbe saputo trarre partito, se l’influenza avuta da un amico del popolo non accorreva. Conosciuto da tutta Venezia come quei di S. Nicolò avessero incorsa l’indignazione, hanno desiderato scusarsi, riconciliarsi. Perciò riuniti a tavola hanno chiesto F intervento dei sottoscritti e dell’avvocato Zannini, il quale recatosi fra loro, tornò a parlare, nel senso ch’egli solo ha in animo d’inspirar sempre nei suoi discorsi, quello dell’ordine, dell’unione, dell’amore all’Italia, al nostro Governo, di lega contro i nostri nemici palesi e degli occulti, più numerosi forse dei noti. Le parole dell’ oratore del popolo, del Zannini, del caro nostro fratello, fecero nel Sestiere di S. ÌNicolò effetto magico, come era avvenuto nel giorno innanzi ia quello di Castello dov’ebbe un’accoglienza di cui la maggiore è difficile idearsi, a cui contribuirono in gran parte, oltre alla cortesia della Superiorità della Guardia civica, anche alcuni Uffiziali di Marina, lieti e soddisfatti delle utili esortazioni del nostro Zannini. La Musica di Marina co" suoi concerti non lo lasciò partire da quel Sestiere, che fu da loro accompagnato cd in gran pompa fino alla piazza di S. Marco. I ravveduti buoni popolani di S. ÌNicolò hanno desiderato che noi per i pubblici fogli dichiarassimo il fatto, e protestassimo per loro a tutta Venezia, di non aver voluto con quel loro indecoroso atto della scorsa Domenica minimamente oltraggiare i proprii concittadini, ma invece mostrarsi pronti contro chiunque volesse attentare all’ordine esistente, c noi con queste poche parole intendiamo aver soddisfatto al giusto loro desiderio, sicuri che i nostri concittadini vorranno loro accordare quel perdono di cui col Zannini noi tutti li abbiamo in nome dei Veneziani preventivamente assicurati. Viva Vitalia! Viva l’Unione Italiaiia! ALESSANDRO TEZZA estensore incaricato dai cittadini — PIETRO BONL1N1 — PIETRO PUR1S10L — GIOVANNI PUR1SIOL — DOMENICO DAL MORO -LUIGI DAL MORO — GIOVANNI S1LVESTRINI — GIOVANNI VAGLI A NEL' LI - ANTONIO VI ANELLO — LUIGI FELTRE.