560 Appena abbia qualche notizia, il governo si aiTrellerà a pubblicarla. Il ministro dell’interno, RATTAZZI. Bullettino N. 40. Torino 25 marzo, ore 4 4 antimerid. Non da lettere, ma da messi fidati, riceviamo notizia che il giorno 25, ore 4 1 del mattino ebbe luogo sotto Novara e ne’suoi dintorni una grande battaglia. 11 combattimento durò accaniltissimo fino alla notte. Il re, i suoi figli, l’esercito diedero prove di straordinario valore, ma il numero degli uomini e delle artiglierie nemiche verso la notte prevalse; i nostri sciaguratamente dovettero ritirarsi, e nel mattino lasciar Novara, dirigendosi verso Borgomanero. Molte perdite e dal lato nostro, e da quello del nemico. Ci è ignoto ove sia fissalo il quartier generale di S. M., e quali le mosse dell’Austriaco. I messi che abbiamo spedito e ieri e stanotte, non sono per anco tornati. Nuovi messi partirono di qua anche in questo mattino. Confidiamo di ricevere presto notizie precise, e voglia Dio meno acerbe. Cittadini! I momenti sono supremi. Voi proseguite a dar saggio di riverenza e di affetto alla patria ed alle liberali nostre istituzioni. Il governo sente i gravi doveri che gl’incombono, ed aiutato dalla generosa guardia nazionale, non dubita di poterli adempiere. Il ministro deWinterno RATTAZZI. 31 Marzo. POPOLI DELL’ITALIA! Il rovescio avvenuto non ha fatto che semplificare la quistione italiana , e le armi gittate dai principi ai popoli di raccoglierle. Se i popoli uniti vogliono davvero, la battaglia ancora è vinta. Italiani! La causa dei popoli ha latto un passo di più e non altro; quello che si ha preveduto, avvenne. Aspettarsi libertà dalla tirannide è follia; se perdemmo da una parte, guadagnammo dall’altra conoscendo in chi e da chi solamente dobbiamo sperare. La nostra salvezza ora non dipende più dai principi, ma da noi stessi. Tiriamo però un velo e non parliamo sul passato. È viltà arrabattarsi per la vergogna. Venezia, dal baluardo della sua indipendenza, alza un grido allTtalia, invitando tutti all’armi. Armi, sostanze, tutto si requisisca , purché si salva la patria. La Francia nel 92 si trovava nella stessa situazione che noi; la Francia fu salva_, e non lo sarà l'Italia ? Popoli della Romagna, della Toscana 3 della Sicilia e del Lombardo Veneto, facciamo una sola famiglia, uniamoci tutti in un solo giuramento votandosi a Dio e alla patria, e l’Italia sarà.