30f> 3 Marzo. ASSEMBLEA DEI RAPPRESENTANTI DELLO STATO DI VENEZIA. Sessione del 28 febbraio. (Presidenza del cittadino Calucci.) La seduta è aperta alle ore 42 e 1]2. Vici» data lettura del processo verbale, eli*è approvato. Il rappresentante tìaldisserolto : Siccome non ancora furono distribuiti ai rappresentanti i rapporti del Governo sulle cose di marina e su quelle di guerra, cosi aggiorno le interpellazioni, che aveva chiesto di fare al Governo sulla marina e sulla guerra, sinché, esaminati quei rapporti, avrò potuto fare tutte quelle osservazioni, che potessero emergere dal loro esame. Passando all’ordiue del giorno, vien data lettura all’Assemblea di un indirizzo dei Circoli italiano e popolare in Venezia, acciocché si elegga per urgenza una Commissione di militari di terra e di mare, la quale studii la più pronta^ più efficace, più sicura maniera di danneggiare l’inimico con frequentissime sortite per terra e per mare. Il rappresentante triumviro Manin : 1 due Circoli italiano e popolare fanno una proposta all’Assemblea. Noi non abbiamo ancora finito di discutere e sancire il nostro Regolamento; tuttavia, anche prima di ciò, è patente che i Circoli italiano e popolare di Venezia nou hanno diritto di fare proposte. Questi Circoli potrebbero avere il diritto, che avrebbe un altro privato, di fare una petizione; e questa petizione dovrebbe poi esser passala alle Sezioni od alle Commissioni secondo che il Regolamento stabilisce, per farne rapporto, ed anche per votare se la petizione meriti che ce ne occupiamo: e forse questa potrebbe esser fra quelle che non meritano di esser prese in considerazione. Inoltre non credo che l’Assemblea possa lasciar senza osservazione le parole, con cui la suddetta petizione si chiude : / Circoli italiano e popolare non ci domanderanno conto di cosa alcuna se i fatti mostreranno che finalmente si opera. Dunque, se noi faremo in modo di avere l’approvazione dei Circoli popolare e italiano, questi Circoli avranno la degnazione di non dimandarci conto del noslro operato; altrimenti, noi dovremo render conto ai Circoli, quasi fossero sovrani di questa Assemblea, ch’ebbe tanta cura di dichiararsi sovrana. Ora, se i Circoli sono tollerabili quando restano nei limiti delle loro attribuzioni, non sono però tollerabili quando ne escano; potevano essere un mezzo di controlleria, quando c’era la dittatura ; ma l’Assemblea non deve lasciarsi togliere la mano dai Circoli italiano e popolare. Domando che si passi all’ordine del giorno. Il rappresentante Sirtori : Io confesso che non ho assistito alla discussione di questo indirizzo fatta nel Circolo italiano, come nè anche a quella fatta nel Circolo popolare; nondimeno, mi pare che dalle parole stesse dell’ indirizzo si possa rilevare che la interpretazione, data dal