279 braccio potente. Chi disse: l’Italia farà da sé, non era il popolo d’Italia; erano coloro, che non vorranno mai il trionfo del popolo. Ma Venezia, dove il popolo agiva, Venezia diversamente ha parlato; e oggi Venezia da questo santuario del genio umano, dove pare la provvidenza abbia raccolta la fiaccola della libertà, Venezia oggi implora la tua misericordia a vantaggio dei nostri poveri fratelli della Lombardia e della Venezia. E voi, che sedete a quella famosa Assemblea; voi, Lamartine, Baslide, Marrast, Montalambert, voi quanti siete così riputati per virtù e per ingegno, voi innalzate la vostra voce potente a vantaggio dell’ umanità conculcata: e varcando quella frontiera, chi sa die non faccia trepidar di vergogna il ministro dell’Austria a Brusselles, e nou lo renda più giusto ed umano ! 10 mi lasciava travolger dall’impeto del mio legittimo trasporto, del quale raccogliendo il volo, vi propongo da questa bigoncia un indirizzo alla grande Assemblea francese, da raccomandarsi a qualcuno dei celebri oratori, che vi siedono e che abbia dimostrato maggior simpatia per la giustizia della nostra causa, affine di ottenere, per l’intermezzo del ministero di quella nazione potente, la sospensione di tanta sevizie nella terra italiana occupata dallo straniero; e vi propongo questo indirizzo a somiglianza di quanto fece il ministro Gioberti colla sua Nota, nella quale non so perchè abbia parlato della sola Lombardia e non abbia parlato della Venezia. Signori, quella voce, che s’innalza con 1’ autorità di un Parlamento, se pure di un piccolo stato, ma di uno stato così raccoman-devole per le sue glorie passale e per le sue presenti sventure, per il suo diritto, per il suo coraggio, per la sua costanza: io credo troverà appoggio nel Parlamento di uno stato ben più potente, e si indurrà, io credo, il governo di quella nazione a emetter i comandi, che può emettere la forza quando prenda le mosse dalla giustizia, tanto più coll’ autorità di potenza mediatrice. In ogni modo avremo risposto alle speranze dell’animo Rostro, e di ciò terrà conto sempre l’Italia, che noi dalla nostra prigione nou sapremo mai spiegar altra politica che quella della fratellanza e del cuore. 11 rappresentante L. Pasini : Propongo che ogni deliberazione sulla mozione del rappresentante Canella sia sospesa finché non avremo udito il rapporto del nostro collega Tommaseo sulla sua missione in Francia, e fino al giorno in cui si aprirà la discussione sull’ altro rapporto degli affari esteri. Posti a’voti, la proposta di aggiornamento è ammessa. Quindi si ripiglia la discussione sul progetto di Regolamento. Il presidente: Procederemo alla lettura del Regolamento, ed invito il relatore della Commissione a riferire circa l’incarico demandatole ieri dall’ Assemblea. Il rappresentante L. Pasini : La Commissione ha ripreso in esame l’articolo 39 del Regolamento, giusta quanto fu ieri deliberato. Si trattava prima di tutto se qualche riforma si potesse fare nell’articolo, e poi di determinare i necessarii provvedimenti per quelle petizioni, che per la materia loro non si potevano riferire ad alcuna delle quattro Commissioni permanenti, stabilite coll’articolo 23.