550 7 Si diceva nel primo rapporto che furono emessi 849,000 pezzi da un centesimo, 91,000, da centesimi 5. Ora cpiesta emissione ebbe un notabile aumento. A tutto ieri il numero dei pezzi da 5 centesimi giunse a 532,000, vale a dire a 241,000 pezzi di più. I pezzi da 1 centesimo, ch’erano al giorno 5 marzo 849,000, sono giunti al numero di 1,105,000, vale a dire a 254,000 di più. In quel giorno non erano ancora stati emessi pezzi da 3 centesimi; a tutto ieri ne furono coniali 443,000. Dei pezzi da 15 centesimi se ne aveano allora 860,867; ora se ne hanno 1,018,288, cioè, 157,601 di più. In conseguenza, si è di mollo aumentata da quel giorno la massa delle monete di rame; e tutti si saranno accorti come questa mancanza, che dava molta angustia a principio,, sia ora, almeno in gran parte, cessala. E se non lo è interamente, conviene avvertire che si hanno mezzi per ripararvi del tulio. Si era annuncialo, nel precedente ¡apporto, che dei pezzi da i centesimo se ne poteva coniare una grandissima quantità; che i pezzi da 5 potevano essere portati al numero di 400,000 soltanto, perchè la nostra Zecca mancava degli utensili necessarii. Ora lo zelo e la grandissima attività degl’impiegati della Zecca ha provveduto anche a questo mancamento. Sotto il precedente Governo, il rame si otteneva preparato da Treviso, d’onde si mandavano alla nostra Zecca i così detti tondini. La Zecca non aveva altro a fare, che regolarne la forma e coniarli. Ora è qui riuscito di provvedere anche alla fusione del rame, sicché si può trar profitto da tulli i ritagli di questo metallo. Per conseguenza, si può ora ottenere un assai maggior numero di pezzi da 5 e da 3 centesimi, e le nostre proposte per le monete di rame debbono essere modificale. Come abbiamo detto nel nostro rapporto, non conviene fare nulla in simile materia, che non sia slrellamenle necessario. Per le mutale circostanze è opportuno mutar consiglio. La prima di queste riguardava remissione della carta monetala da 25 centesimi. Non era da noi suggerita come misura da mettersi immediatamente ad effetto; ma reputavamo necessario di richiamare fin d’allora Tattenzione dell’Assemblea sulla opportunità di prepararsi a questa c-missione. Ora dal presidente del Governo voi avete sentito, nelle precedenti adunanze, che le disposizioni furono date e che, in caso di bisogno, la carta da 25 centesimi potrebbe essere emessa. Pare dunque che non sia da procedere ad alcuna deliberazione per ciò che riguarda l’emissione della carta monetata da 25 centesimi; che basta soltanto rimettere il rapporto al Governo, perchè dia gli opportuni provvedimenti, secondo il caso. Anche l’altra proposta relativa, all’esercizio della professione del cambiavalute, deve subire una modificazione, in parte per le sopraindicate ragioni, ed iu parte per essere già stati riaperti negozii di cambiavalute. Si proponeva nel primo rapporto che fossero posti limili all’esercizio di questa professione. Sembra ora opportuno, essendo le cose migliorate, di lasciare piena libertà al commercio. Se nasceranno abusi di questa liberta, a danno del credito della carta, allora potranno venire adottati degli straordinarii provvedimenti.