330 miai: può cedere alla debolezza umana, e non avere quel coraggio ci\i!e, die talvolta richiede un eroe. (Applausi.) 11 rappresentante Sirtori: 11 signor Benvenuti, deviando dalla questione generale, venne a mettere in campo una questione speciale; non discutendo la regola, volle discutere la eccezione. Alcuno aveva detto che, per eccezione, nelle questioni personali si deve votare secrelamente. Mi pare che anche la eccezione non abbia una necessità assoluta, perchè, quanto a me, io lo conlesso, non credo che in questa Assemblea si possano discutere delle persone. Tutte le discussioni, che qui si fanno, sono discussioni d’interesse politico, di principii; e le persone per noi non sono altro che strumenti d’interesse politico o di principii : noi non possiamo fare discussioni, che veramente sieno di persone. Non siamo giurì, siamo Camera politica; per conseguenza, discussioni di persone non vi sono mai. Nondimeno può accadere che, quando si deve decidere che una tale persona sia più idonea di un’ altra ad una data funzione per i suoi talenti o per altre ragioni, per un certo riguardo, non già verso il votante, ma verso la persona stessa eh’è oggetto della votazione, si creda più conveniente il voto segreto. Coloro specialmente, che hanno relazioni con quella persona, se non la giudicano idonea a tale uffizio, per una certa delicatezza vorranno astenersi dal dirglielo in faccia. Del resto, per me non sarei trattenuto da questi riguardi, perchè appunto sono convinto che qui si deve aver riguardo ai soli principii, ai soli interessi pubblici. Quanto poi alla questione generale, io credo che nessun uomo di coscienza abbia ad avere difficoltà a rispondere di lutli i suoi alti; e che ogni uomo, che cerca nascondere i suoi atti e che non ha il coraggio di dire pubblicamente quello che fa, può essere creduto indotto a’suoi atti, non direi mai da fini vari di tradimento, ma da considerazioni personali, o da taluno di quegli agenli meno nobili, che pur troppo si trovano nella natura umana. Ma, ripeto, per me trovo la questione di troppo grave momento perchè sia sciolta senza sufficiente ponderazione; io porto opinione che la questione sia di diritto. Ripeterò che non si tratta di un articolo di Regolamento; si tratta di un articolo costituzionale, perchè non ci erigiamo al di sopra del nostro mandato, del mandalo ricevuto dal popolo sovrano. Interroghiamo la nostra coscienza: noi non siamo un’autocrazia, un’automia; noi, mandatarii del popolo sovrano, dobbiamo render conto al popolo di tulli i nostri alti legislativi, di tutte le nostre deliberazioni politiche. 11 rappresentante Caiacci: Perdonale, o signori, se in questione così grave abbandonai il seggio della presidenza. Il rappresentante Sirtori porlo la questione sopra un punto di diritto, e sopra un punto di diritto mi sembra che la dobbiamo trattare. 11 precipuo scopo della votazione si è quello di conoscere l’inlimo e coscienzioso convincimento della maggioranza. 11 voto segreto certamente raggiunge questo scopo; il voto palese è dubbio, perchè, votando palesemente, potrebbe alle volle la prepotenza di un partito incutere timore sopra i votanti; e fra un mezzo certo ed un mezzo incerto, credo che si abbia