3 Febbraio. II, CONSIGLIO DI REGGENZA DELLA BASCA NAZIONALE VENETA Avvisa. La Reggenza della Banca fa sapere che vennero poste in circolazione, da 16 settembre 1848 a lutto gennaio 1849, cedole da L. 1, 2, 3, 5, dell’importo complessivo di correnti L. 5,253,200 in moneta patriottica.— Da questa quantità venne ritirata ed ammortizzata con pubblico abbrucia-mento, nei giorni del 17 dicembre 1848, e 30 gennaio a. c,, la somma di correnti L. 315,000: rimangono quindi circolanti correnti L. 4,938,200.—* Stanno in toro garantia nei portatogli della scrivente Vaglia N. 2110, scadenti negli ultimi sei mesi del 1849, e complessivamente dell’importo di L. 4,918,533:32; alle quali aggiunte L. 19,667 di moneta patriottica, testò incassata per Vaglia ricuperati, formano il pareggio. Esistono in circolazione anche cedole da L. 100 e da 50, ma queste essendo emesse contro il ritiro d’un’egual valore in cedole da L. 1, 2, 3 5, la loro emissione non significa che un cambio di qualità. Dal Consiglio di Reggenza Venezia li 3 lcbbra^o 1849. Il presidente, P. F. GIOVANELLl, Il reggente cassiere, A. Levi, Il reggente segretario, G. Conti, 3 Febbraio. SlGNOR PRESIDENTE i Il dì 27 gennaio, nel quale, dopo 27 anni di non interrotto servaggio, il popolo napoletano si levava minaccioso contro il reale dispotismo, è per noi memoria carissima. Le nostre più belle speranze deluse^ lontani dalle nostre famiglie, dal cielo che ci vide nascere > pur non ci faceva credere esuli il pensiero che è patria per noi l’Italia tutta; non ci faceva credere esuli il generoso popolo veneziano che, accogliendoci da fratelli, ce ne dava chiarissima prova. Pensammo allora che le nostre gioie sona anche le sue, suoi i nostri dolori; ed abbiamo quindi voluto, con una serata per noi data nel teatro Gallo, in mezzo ad esso ricordare quel giorno, la cui memoria è di gioia e di dolore ad un tempo. Abbiamo colto poi (ale occasione per fare una piccola offerta a questa carissima patria, dell’ introito di quella sera, che a lei, signor presidente, rimettiamo nella somma di lire 2394:97, per l’acquisto della fregata a vapore. Possa questa, abbenchè per se stessa piccolissima cosa^ esser pegno che valga a vieppiù stringere i legami di leale fratellanza col nobile popolo di questa citta; legame, che tra noi terranno sempre saldi gli