Oh ma che importa ? l’ultima Stella che muore in del Annunzia ognor eli’ è prossima L’alba d’un di novcl. E il di già spunta — il fremito Della seconda guerra S’ alza gigante e suscita La tormentata terra. Se riposò la vipera Nell’invernai sopor, Di Primavera il raggio Saprà destarla ancor. Già misteriosa s’agita L'ira d’un gran Vulcano Nelle frementi viscere Della fatai Milano, Che sul protervo desposta Vuol rinnovar così Il santo anniversario De’ cinque suoi gran dì. E là lontau sull’ ultimo Lembo del bel paese Invendicata vittima Delle novelle offese, A questo sguardo anelo Una gran donna appar, Ch’ ha per diadema il cielo, Ch’ ha per sgabello il mar —. Intemerata e libera La tricolor bandiera Sovra la lancia sventola Della gentil Guerriera, E impaziente a spingersi Nell’ ultima tenzon Fosca per l’aura sibila L’ala del suo leon —. Inno a Venezia ! — ai trepidi Giorni del vii mercato Non rinnegò le splendide Glorie del suo passato : Nell’agonia d’Italia Questa fatata Uri Qual d’Orlèan la Vergine Sola nel campo uscì —. E rovesciò le vigili Falangi dei ladroni, S’ assise sulle inutili Bocche de’ lor cannoni,