265 economia, limilercbbcsi molto al di sotto dell’esposto, se non vi si avesse compresa quella gran parte, che, riguardando la guerra, dovrebbe a quel ramo addossarsi. Ma nelle pressure che c’ incalzano, nelle difficoltà, che ci contrariano, nelle grandi mire a cui tendiamo, manca il tempo per fermarci di preferenza sulla precisa ripartizione delle cilre. Riguardo ai lavori proprii della Marina, i cantieri dell’Arsenale non ¡stellerò già inoperosi; che, compiuto appena l’armamento di tanli legni stazionali a dilesa del circondario, l’attività si rivolse all’ aggiunta d’anno di 5 penici), \ cannoniera del lutto nuova e capace di grosse artiglierie, 2 piroghe, 4 grandi barcacce ed un trabaccolo armato in guerra, come riserva per rinforzo di quei punti che fossero più minacciati, ed al contemporaneo allestimento di quei legni maggiori, che formare potessero una divisione navale, atla a prendere opportunamente una parte attiva nella guerra, e far sventolare sui mari il libero nostro vessillo. Nella necessità assoluta di avere il più presto possibile un piroscafo da guerra di qualche efficacia, ogni sforzo fu rivolto alla riduzione del l'io IX, il quale, mancante in origine della necessaria solidità pei' grosse artiglierie, fu quasi rifuso, come fu d’uopo costruire alcuni pezzi essenziali, che mancavano, onde mettere in azione le sue macchine; operazione difficilissima, che però, avventurati della riuscita, ci offri il mezzo dopo il 13 agosto di servircene attivamente, ed averne un risultato nella nostra condizione mollo importante. La grande corvetta, la Veloce, avente l’armo di 24 cannoni, rifatta si può dire in ogni parte, fu parimenti allestita del lutto, da aggiungersi ai brick Camaleonte e Delfino, e alla goletta Fenice, legni ora già pronti ad uscire al primo cenno dall’ Arsenale. L’armamento e l’attività dei legni da guerra non poteano regolarsi in corrispondenza all’ardore dei nostri prodi uffiziali di marina, nè ai desiderii del Governo, ma commisurarsi alla ristrettezza dei nostri mezzi, e limitarsi a quanto una saggia politica suggeriva. Il Governo, dopo aver studiate risorse per mettere le proprie finanze alla possibilità di sostenere spese esorbitanti, nello impiego di queste do-vea necessariamente assicurarsi in preferenza i mezzi per manienere l’attiva difesa dell’esteso circondario, minacciato costantemente dall’inimico, garantire lo approvvigionamento interno della città, o per meglio dire la nostra esistenza, e subordinatamente a questi imperiosi bisogni procedere all’aumento di forza da spingere sull’inimico nei giorni più avventurosi, in cui potremo dar braccio efficace alla riscossa italiana. Il possesso di legni a vapore costituirebbe la forza più conveniente nella limitazione della nostra Marina e nella condizione speciale del nostro porto. E d’uopo avvertire però, che il valore di questa specie di bastimenti, come sempre assai elevato, s’accresce ora per l’aumento delle ricerche. Ciò uullamcno s’intavolarono trattative all’estero, ed apposito uffiziale vi si occupa ancora, ritardato nell’esito dall’influenza degli attuali avvenimenti politici. L’Arsenale possiede il legname sufficiente per la costruzione di due grossi legni a vapore, il quale si sta approntando mediante il lavoro della sega.