51G Perciò era necessario che i capi militari di terra e di mare si trovassero ai loro posti; che anche i magistrati civili potessero essere parali a quelle circostanze gravi, che si potevano presentare; e cbe il Governo stesso potesse senza fare preoccupazioni dedicarsi esclusivamente a prendere le misure relative e predisporre la guerra offensiva. Queste sono le ragioni, per cui il Governo ha creduto dover prorogare l’Assemblea di -15 giorni, e spero che l’Assemblea stessa troverà che esso si è bastantemente giustificato. Nell’ intervallo, il Governo ha dovuto approfittare di un altro dei diritti, che gli furono concessi, vale a dire fece due disposizioni legislative che credeva di urgenza, e le quali ora assoggetta alla sanzione del-l’Assemblea. Una risguarda oggetti di Finanza ed è la seguente (legge): I recenti avvenimenti potevano e possono da un momento all’ altro riaprire le nostre comunicazioni colla terraferma. Perchè i nostri generi di privativa potessero trovare ivi spaccio, aumentando i proventi delle nostre finanze, e in pari tempo agevolando il corso della carta monetata, era necessario ed urgente che le tariffe nostre portassero prezzi non superiori a quelli, che in essa terralerma ancora sussistono. Per ciò il Governo emanò, nel 17 di questo mese, il seguente decreto, di cui vi chiede la sanzione. « il Governo provvisorio di Venezia decreta: 1. II decreto 23 agosto 1848 N. 635, col quale venne temporariamente aumentato il prezzo del tabacco da naso e da fumo, è abrogato. 2. Ritornerà, in conseguenza, in vigore dal giorno 19 corrente la tariffa dei tabacchi, ch’era in corso prima del suddetto decreto. Venezia^ 17 marzo 1849. Il presidente MANIN. » Se l’Assemblea crede di occuparsi della sanzione di questa disposizione prima di passare all’ altra, ciò dipende dall’interpretazione dei suo Regolamento. II rappresentante Tommaseo ( legge ) : Se, al primo annunzio della guerra, il Governo credette dover tutti volgere a quella i propri e i comuni pensieri, dobbiamo intendere ch’egli nelia coscienza sua lo facesse per l’utile del paese, e per riverenza appunto di questo consesso popolare, ch’egli ha convocato. A questa ragione aggiungonsene altre due, ch’egli ha velate, e ch’io debbo scoprire, perchè l’onorano. L’una, che se le necessità della guerra mandavano fuor di Venezia taluno dei deputati, poteva parere in sul primo che il Governo facesse d’allontanarli per suoi fini, ad arbitrio. L’altra, che alcuni dell’Assemblea, non ancora consapevoli della piega che fossero per prendere le cose fuori, potevano uscire in proposte od in opposizioni, se non pericolose, importune o in sè stesse o nel parere dei più. Oramai che sappiamo ciascuno la condizione nostra, bisogna riprender la via, o, a meglio dire, incominciarla; giacché l’Assemblea non ha lati’ altro sin qui che scrivere il Regolamento il quale sia norma ai suoi