un » b) Indagare i nomi di quegl’ Italiani, che attualmente prestano servigio all’Austria, in quelle funzioni, posti od uflicii; » c) Vigilare a conoscere quali individui si prestassero in avvenire a fungere quegl’impieghi; » d) Vigilare a conoscere se taluno dei colpiti dalla nota d’infamia, ravvedutosi in avvenire, abbandoni il disonorevole impiego, per riferirne all’Assemblea, acciò quel nome venga reintegrato all’onore e al racquisto de’ suoi diritti. » 3. Presentata dalla Commissione la lista degl’impieghi, e degli individui, P Assemblea si riserva di decidere sugli uni c sugli altri. « 4. Ognuno degl’individui, che PAssemblea crederà di ciò meritevole, verrà nominatamente, in seduta pubblica, dichiarato infume, e decaduto in contumacia da tutti i diritti civili e politici. » Il rappresentante Olper: Pochi e brevi schiarimenti mi restano a darvi, o cittadini rappreseutanti, sulla necessità della proposta, che io vengo ora ad assoggettarvi. Ognuno già immagina come dessa sia stata in me provocala dal dolore, dalla indignazione di vedere ben eli frequente Italiani scadere sì al basso, da meritarsi la fiducia dell’Austriaco, da meritarsi che esso gli adoperasse con sicurezza propria in questa guerra, che ora muove, di sterminio all’ Italia. E toccò a Venezia di vedere, ora ha pochi giorni, il nome di un suo figlio sfregiato dal titolo di governatore militare di Milano, una delle più importanti città, e sotto quel regime, e sotto gli ordini di un lla-detzky, vile carnefice dei poveri Milanesi. Tocca dunque all’Austria Parte in cui è sapientissima, Parte della corruzione, in essa già divenuta proverbiale. Ebbene, adoperi pur essa Parte sua di corruzione, e noi quella della punizione e della giustizia! Tocca a Venezia il confermare, la prima a nome di tutta P Italia, il disonore e P infamia che è di già attaccata di sua natura a chi tradisce la patria, a chi si veude in ogni tempo a’ nemici di essa, e più in questi tempi, in cui si muove, come diceva, una guerra di sterminio contro di essa. La infamia è già attaccala, ma è d’uopo cip essa sia formulata; ed a costoro, che si vendono perchè Italia non sia, P Assemblea di Venezia decreti una pena. E quando Italia sarà (e sarà certo!J si trovino già condannati. Io vi presento, o signori, questo progetto di legge ; e spero che P argomento sarà tale da meritare la vostra considerazione, giacché non è vendetta, o cittadini, non è vendetta, è giustizia, è rabbia del nome, dell’onore italiano sfregiato ed offeso, è interesse anche di noi, di opporre Parte della giustizia, all’arie iniqua dell’Austria, la corruzione ( Applausi vivissimi.) (Legge Vart. \. del progetto di legge.) Io non conosco gli uflìeii che potessero meritare, uè saprei neppur denominarli e distinguerli. Perciò mi pare che l’articolo secondo che propongo, provveda a questo, che non saprei precisamente determinare. Spero che questa mia indeterminazione di nominare i posti e gli uf-ficii, 11011 sarà soggetto di discussione per mettere in dubbio la proposta d’ieri; perchè la Commissione farà quello che io in nessun modo farei. ( Legge l'articolo 2. ): t. vi. 35