G7 Anche più perfida l’altra misura. Da Vienna venne l’insinuazione che per semplificare e rendere meno dispendiosa ramminislrazione degli ospedali, ed altri luoghi pii, sarebbe stato bene che i medesimi dessero a livello i loro fondi. Sotto le belle apparenze di economia vi stava nascosta la rapacità. Nel Lombardo-veneto \ i sono in grandissimo numero le fondazioni pie; non vi è città, non borgo, e si può quasi dire non villaggio , che non ne possieda alcuna ; molte anche sono riccamente dotale : e tutte insieme montano alla ragguardevnle somma di qualche centinaio di milioni. Ponendo a livello questa ingente ricchezza, la sola aldeale, o diritto che il governo percipisce per sì falle transazioni, avrebbe frullato all’erario una ventina di milioni o più. Inoltre ciascuno prevedeva che, compiuta quella operazione, il governo avrebbe proposto ai livellarii il diritto di riscatto, scinprecbè pagassero a lui il fondo capitale del livello; di maniera che egli sarebbe subentrato nelle loro obbligazioni e diventalo il livellario generale di tutti i luoghi pii del Lombardo-veneto. Con questo raggiro l’Austria avrebbe incassato da 4 50 a 200 milioni in danaro o in cartelle di Monte e l’annuo canone ai luoghi pii lo avrebbe pagato con cedole della Banca di Vienna : tutto il numerario spariva dal Lombardo-veneto e la carta veniva a prenderne il posto. Questa iniquità sollevò l’indignazione generale; essa lu posta in evidenza da alcuni opuscoli stampati all’esterno, e, malgrado l’insistenza del governo, quella immensa spoliazione non potè conseguire il suo effetto. Il tentativo di regalare la carta monetata alla Lombardia era sialo assaggiato pochi anni prima, quando il commercio di Milano , appoggiandosi ad una legge, che permeile a tutte le capitali dell’impero di avere una Banca di sconto, vollero erigere un Monte Banco-sele. 11 Consiglio aulico vi si oppose costantemente, adducendo ora un pretesto, ora un altro ; pure, tutte le difficoltà sarebbero sparite , (piando i Lombardi avessero acconsentito di ricevere nella loro società la Banca di Vienna , la quale diceva : al vostro Monte-banco volete dare un fondo di venti-quattro milioni? Ebbene dodici gli metterete voi, gli altri dodici noi. Equa senza dubbio era la proposta, ma non era accettabile per una sol i differenza , ed era questa : che i dodici milioni dei Lombardi sarebbero siali in oro ed argento effettivo, e quelli della Banca in cedole di sua firma : di maniera che il primo effetto era di sottrarre dalla Lombardia dodici milioni in contante per soffocarli nell’abisso dei debili della Banca e dello Slato; e la carta, cominciala una volta ad essere messa in circolazione, ne sarebbe stata aumentala la quantità all’infinito, come si fece negli antichi stati austriaci, ove oramai ogni specie effettiva è scomparsa. Ad accrescer il già grande malcontento per tutti questi disonesti attentati, si aggiunse finalmente la fama che il governo volesse aggravare il Lombardo-veneto di un prestito forzato di GO milioni, da prelevarsi mediante una sovrimposta di sei centesimi per ogni scudo di estimo. La fama divenne certezza , quando si seppe che la legge stava già sotto i torchi della stamperia reale. Il Lombardo-veneto era già sopraccarico dì imposte ; dal Lombardo-veneto si traevano ogni anno netti quaranta milioni ; tutti gl’impieghi erano ornai dati ai Tedeschi; tutti i vantaggi erano per le provincie tedesche; il commercio nel Lombardo-veneto eia