440 Ed ogni loco, ove tu hai fama, e ognuno Che de’tuoi merti aimnirator si senta, Plaude, s’allegra, mentre ad uno ad uno Quelli rammenta. Prima Vinegia che pel tuo alto core E per opra di quell’inclito spirto Che la rabbia slidò teco e il furore Del Tèutouo irlo, Sì come in nn baie» mirò caduta La barbarica possa^ e al suol calpesta, Te salvator de’ lari suoi saluta Dall’orda infesta, Ed or tuo nome, e il nome di quel Grande Che seco t’ebbe agl’incliti ardimenti, Per Italia e pel Mondo alto si spande : E riverenti Ad ambedue, perenne itala gloria, Le più lontane età s’inchineranno; Ed i nepoli nella lor memoria S’inspireranno. --- di Marzo. Ali illustre e benemerito cittadino DANIELE MANIN, nella fausta occasione che al teatro S. Benedetto ( interpretandosi il pubblico voto ) veniva festeggiata la di lui elezione a preside del Governo di Venezia, Giuseppe Napoleone Ronzoni con stima riverente ed esultanza SONETTO. Fin che con salda man, ch’errar non teme, Impugnasti d’Aslrea l’ultrice spada, Chiusa a’delitti, o tronca fu la slrada, E quasi estinto ne rimase il seme. Ma poi che Italia sol armi armi freme Contro tuonar la nordica masnada T’udiva il Mondo, e oprar che su lei cada Tutto il pondo di sue sorti supreme. Or su le ree cervici il fatai pende Brando di Dio che non percuote invano, E spezza i troni e nella polve i stende. Opra è del Ciel nostro riscatto : Lui Fe’del possente suo cenno sovrano Mistx e Tommaseo ministri a nui.