oli) ria ci offro esempi d’Assemblee deliberanti in mezzo al ferver della guerra. E il dimostrare, eziandio nel pericolo, pacato il senno e serena la mente, sarebbe augurio di fine onorata. Che se il Governo occupato alle cure di guerra, non ha agio a tener dietro a frequenti adunanze dell’As-semblea, sieno almeno alle Commissioni dati da maturare lavori, che al-^Assemblea stessa risparmeranno lunghezza d’inutili questioni. Certo, noi non dobbiamo da noi stessi tenersi indegni d'aiutare alla patria; e far dire al mondo che l’Assemblea di Venezia non si raduna se non per disfarsi della propria potestà. Qualunque sia l’esito delle cose, il giudizio di tale defezione peserebbe severo e sui governanti e su noi, E i governanti e noi rispondiamo all’intera Italia de’ nostri atti, perchè ed essi e noi non abbiamo poteri se non in quanto abbiamo doveri. Ho usalo, o cittadini, parole temperate e quasi fredde, acciocché non paresse passioue il legittimo affetto, lo mi son fatto altra volta mallevadore del popolo veneziano all’Italia, e il popolo veneziano attenne oltre l’aspettazione d’ogni uomo la mia promessa. Io ebbi fede in lui: abbiate fede in voi stessi e nei vostri destini. Io ho portato in quest’As-semblea un nome puro; e puro vo’ riporlarlo di qui. Nessuno di voi, son certo oserà proporvi la nostra abdicazione, perchè tulli sapete clic chi osasse, segnerebbe di sua mano la propria condanna. Potevasi l’Assemblea non convocare; ma, convocata, conviene ch’ella rispetti e faccia rispettare sè stessa. 10 propongo che si risponda alle dichiarazioni del Governo così : « L’Assemblea, nell’accogliere le ragioni del Governo date della prorogazione del dì quindici di marzo, dispone che, durante la guerra, il trattare delle cose militari e di politica eslerna sia serbato ad adunanze segrete o a Commissioni speciali; e dispone che per potere, senza dimenticanza de’ doveri comuni, fare al bisogno meno frequenti le adunanze, e dar tempo al Governo che attenda all’altre cure, siano distribuiti i lavori alle Commissioni permanenti; e a tal fine si tenga, dopo lo studio delle Sezioni, un’adunanza o più, e per iscegliere i lavori d’importanza più urgente, e per bene ordinarli. » 11 rappresentatile G. B. Raffini: Io non entro a discutere le cose dette dal rappresentante Tommaseo. Secondo la mia opinione, me lo conceda, ha egli forviato dalla quistione, e farei quindi cosa contraria alle mie convinzioni se continuassi a intrattener l’Assemblea discutendo le cose da lui dette. 10 credo che la questione sia separabile; che, cioè, la sua proposizione riguardante il [tassato, sia da distinguersi da quella riguardante i casi a venire. 11 Governo, per la deliberazione presa dall’Assemblea net 7 marzo, ebbe la facoltà di prorogarla. Ora soltanto noi dobbiamo pronunciare se la proroga la riteniamo giustificata, o no. Anche secondo il Regolamento, la proposizione del rappresentante Tommaseo non potrebbe essere votata; non potrebbe che essere posta all’ordine del giorno della prossima adunanza, per esservi presa in considerazione, dacché egli nemmeno la qualificò per urgente. 11 rappresentante Tommaseo : Parlerò dal mio luogo, chè ho poche parole da dire. Io ho comincialo dall’accogliere le ragioni addotte dai