31G richiameranno le interrogazioni di nuovo, e sarà una continua vicenda di parole che incrociandosi non si colgono. L’obbiezione più forte che io facevo all’indeterminato numero delle parlate, si è questa: che, andando del passo che noi abbiami cominciato, le diversioni dalla questione principale divengono inevitabili. Noi ne abbiamo tante prove che io credo imitile insistervi e irriverente. Finalmente, l’affermare che un dicitore avveduto si riserverebbe alla terza Volta, e quando gli oratori che sono più da temersi abbiano parlato, gli argomenti più forti, è paragonare l’arte oratoria della nostra Assemblea agli arlilizii dei volgari avvocati. Io credo che nessuno accetterà tale comparazione; e il supporlo farebbe torto a noi tutti. Io insisto sull’esempio de’Parlamenti e più maturi e meno maturi e più illustri e men dotti, che (piasi tutti hanno adottala questa determinazione ch’io dico; e credo che non imitarli sarebbe un soverchio presumere di noi stessi. Il rappresentatile avv. Benvenuti: L’ultima parte dell’arlicolo 52, nel modo proposto dalla maggioranza, importerebbe che nessuno possa parlare tre volte sulla medesima questione senza domandare il permesso. Domando quindi, se sia nell" intenzione di chi formulò quell’arlicolo, che quel divieto sia operativo soltanto per un'adunanza o per tutte quelle in cui si proseguisse a trattare d’una questione? ¡Nei caso che gli si volesse dare il più esteso significato, io proporrei un’emenda in questi termini: Nessuno può parlare più di tre volle sulla medesima questione e nella medesima adunanza. Il rappresentante L. Pasini: Sarebbe improbabile che, ritenuto anche l’arlicolo come sta nel progetto, sopra una questione principale, ciascun rappresentante non potesse parlare più di tre volte: ma ogni questione principale racchiude in sè d’ordinario più questioni subalterne, cd è su ciascuna di queste questioni subalterne che nessun può prender più di tre volte la parola. Ora non è presumibile che una questione subalterna non sia decisa nella stessa adunanzaj in cui fu posta in campo. Non nascerebbe mai pertanto il caso d’ applicare l’emenda Benvenuti. Ad ogni modo, io trovo in questa emenda un correttivo tale, che nou sono niente affatto alieno dall’odutlarla. Posta ai voli, l’emenda Benvenuti è accettata. Il rappresentante L. Pasini: Fu osservato dalla stampa periodica non essere nel Regolamento contemplato il caso, nel quale due oratori domandino contemporaneamente la parola, e mi par giusto che sia provveduto anche a questo. 10 proporrei dunque che all’articolo 52 fosse aggiunto: Se due rappresentanti chiedono la parola contemporuneamente ed uno non si pospone, decida la sorte. Dopo breve discussione, in cui i rappresentanti Minotto e Sirtori oppugnarono 1’ emenda Pasini, questa fu rigettata. Si dà lettura degli articoli 53, 5ì. 11 rappresentante Olper : Que’ motivi stessi addotti dal rappresentante Vare, e che pure non hanno fatto passare l’emenda all arlicolo 52, mi pare che valgano assai per far cambiare l’articolo 56. La Commissione, intendendo di regolare 1’ andamento della discussione, m*