443 Senta il truce Tedesco, e si ritragga Pieno di maraviglia e di paura. — Non ti stanchi la pugna; il sol più vivo Sorgerà a irradiar le tue vittorie. — Alle tue donne innamorate impara, Non dell’amor la iìevole ballata, Ma canzoni di guerra e forti sensi Di magnanimi sdegni; e trova un canto Nel muggito del mar, nell’Alpe orrenda Gol suo sibilo eterno. — I tuoi Bandiera E quel terzo garzone, onde Cosenza Vide il gran sacrificio, esulteranno Spiriti vendicali; e insicm con essi Quante vittime piangi; e quante onori Con perpetua memoria ombre d’eroi. Venezia, 5 marzo 4849. 200 205 210 L. A. GIRARDI Artigliere nella legione Bandiera e Moro. 46 Marzo. Estemporaneo di Antonio Ferretti, nell’occasione che per la prima volta la I. compagnia, III battaglione, IV legione guardia civica, si raccolse ad amichevole convito nelle sale del ridotto in Venezia il dì 49 febbraio 4849. Fratelli, allor che ferreo Un giogo ci premea; Allor che schiavi il barbaro Anco i pensier volea; Allor che pure il fremito Di libertà nel core Noi sentivamo e all’anima Il grido dell’ onore, Quando in allor poteasi Veder sincero tanto, Più commovente un simbolo I) amor fraterno e santo? — Oli liberlade, i fulgidi Tuoi raggi a noi son sacri, Come di Dio l’immagine, Degli avi i simulacri! — * er lei, fratelli, il sangue D5 1 • * O altri fratei fu sparso, Lor povero tugurio fu violalo ed arso; Le madri, i dolci pargoli. Le suore e le consorti Fur trucidate e giacquero Morte sui loro morti . . . E noi quel sacro sangue Noi vendicar dobbiamo: Stretti ad un solo vincolo Vendetta a lor giuriamo. E come quivi al giubilo Pronti trovianici insieme, Cosi se d’uopo correre Ci fi a con una speme Della battaglia al sonito Sul campo dei guerrier, Decisi, uniti e celeri Voliamci noi premier. D’Italia pei figli Scoccata è già l’ora; Dell’ armi ai perigli Vendetta c’ incuora :