239 politiche, io dirò per quali molivi la maggioranza della Commissione non credette ammettere la dimanda del rappresentante Vare. Il principale motivo fu questo. È vero che l’esame di queste condizioni ha tutta l’importanza accennala dal rappresentante Varè, ma appunto perchè ha questa importanza, non si volle limitarne lo studio a pochi mentili i dell’Assemblea soltanto, ma si volle demandarlo a tutta intera l’Assembka. Non si volle che ci fosse piccola parte de’ suoi membri, che avessero il privilegio, il monopolio di trattare le questioni politiche; si volle che tutti e sempre potessero prendervi parte. In conseguenza, o si tratta di esame durevole, continuo di tali qui-slioni, e siamo qui convocati quasi ogni giorno per trattenerci, ove occorra, sopra siffatte materie; ovvero si tratta di cose urgenti, ed allora l’Assemblea sarà convocata immediatamente per passare alla nomina di Commissioni, composte di quei rappresentanti che crederà più idonei a trattare siffatti argomenti; o, secondo i casi, di Commissioni, se non af-fatto permanenti come quelle proposte nell’articolo 23, da durare almeno fino all’esaurimento delle materie loro affidate. A queste potrebbe demandarsi l’esame dei casi speciali relativi alla politica. Non si volle, lo ripeto, colla nomina, fin dal principio dell’Assemblea, limitare lo studio delle condizioni politiche ad un piccolo numero di rappresentanti; e questa soltanto fu la cagione che persuase la maggioranza della Commissione a non includere nell’articolo 23 la Commissione per le condizioni politiche. Il rappresentante Varè: Osservo clic il dire: studiercmo tutti, varrebbe tanto per tutte le quattro altre Commissioni, quanto per questa. Per tutti gli argomenti che sono importanti, è vero che tutti i rappresentanti hanno diritto e dovere di studiare tutti e ciascuno in particolare; ma, se si crede che per la risoluzione di problemi complessi e importanti sia opportuno destinare alcuni, i quali studino fra loro e procurino di rischiarare con isludii preliminari l’argomento, io credo che questo ben a ragione si debba richiedere per le condizioni politiche. Quando si dice : studieremo tutti, e ne tratteremo in Assemblea, si dice «na cosa vera, ma incompiuta. Si viene a dire, studieremo lutti, senza prima aver fatto nessuna conferenza, e improvviseremo in seduta tanto la proposta quanto la obbiezione, e la risposta alla obbiezione. Il rappresentante Pasini, come relatore, ha finito col dire che sarà forse probabile che si venga altra volta a formare Commissioni quasi permanenti, che si debbano rinnovare dopo un certo periodo di tempo. Io rispondo che anche le quattro Commissioni, proposte dal Regolamento, devono rinnovarsi già dopo un certo periodo di tempo come si dice in un articolo successivo. Dunque viene ad aver detto: non la facciamo oggi, ma la faremo da qui alcun tempo. 10 credo che, se si parla del Regolamento, bisogna determinare in esso tutto ciò che si prevede doversi far dopo. 11 rappresentante L. Pasini : Le proposte della Commissione per l’articolo 23 sono: (legge Vintero articolo.) Basta aver letti i titoli di queste quattro Commissioni perchè ciascuno veda chiaramente che si esigono cognizioni speciali per occuparsi di quegli argomenti.