603 Ora, convien separare nella malleveria quel che fu separato negli atti. Si (Jel)b’ egli far risalire alla mia politica i mutamenti, che il mondo ha scorti, negli alti della politica esterna delia Francia, dopo il 25 giugno? No, cittadini; io vel diceva l’altro dì, vel dico oggi ancora; io 11011 biasimo la politica esterna, che tenne dietro alla nostra, il dichiaro ; io non biasimo ciò che ignoro. Il solo ministro degli aifari esterni pretende che l’Assemblea conosca tale politica sconosciuta. Di tal politica, io dico, altri, e non noi, sono incaricali d’assumere la malleveria dinanzi a voi e dinanzi al paese; e non dubito che il facciano con dignità e con la fiducia che inspira a me stesso la loro intenzione: ma, quanto a uoi^ sarebbe ingiustizia chiederci di rispondere di ciò che non abbinino previsto, di ciò che non abbiamo voluto e di ciò che non abbiam fatto; ingiustizia, renderci mallevadori d’una politica, che non è la nostra ! Parecchie voci: No, no; nessuno ciò fa. Il sig. di Lamartine; Ciò che avevamo previsto, ciò che abbiamo voluto, ciò che abbiamo promesso, avremmo adempiuto; avremmo certo liberata la parola della Francia, poiché l’avevamo impegnata. ( Approva-siane a sinistra.) Dico che ciascuno dee rivendicare la sua parte tutta intera, ma niente più che la sua parte, nella condizìon delle cose. (Benissimo!) Ripeto un’espressione caratteristica, che ho già usata l’altro dì a questa bigoncia: Ñon conosco tale politica; ma fra essa e la nostra c’è la grossezza dulie Alpi. (Movimenti diversi.) Il generale Cavaignac; Chieggo di parlare. II sig di Lamartine; Or mi lo, cittadini, alla seconda parte delle considerazioni, che voleva presentarvi; e indago quanto abbia di vero e di falso ne’principii, che si fecero valere testé da questa bigoncia, circa il contegno della Francia nella questione di Roma e di quella che si chiama la repubblica romana. ( Rumori a sinistra. ) Non contrasto nulla di questo nome al popolo, che acclamò il suo nuovo goverao. A quel modo che noi abbiamo interdetto ogni contrasto delle nazioni esterne e delle potenze, in ordine alla forma di governo che ci convenisse darci, noi, grande popolo, forte abbastanza per far rispettare la sua volontà ed i suoi diritti in tutto l’universo; a quel modo stesso, e per una ragióne ancor più potente, per la ragione del rispetta alla debolezza, arrossirei che il governo del mio paese contrastasse alla più minima porzione di popolo investito del nome di nazione nel mondo, il diritto di darsi liberamente e spontaneamente la forma e la denominazione del governo che le conviene. (Benissimo! benissimo! Applausi<) Ma, dal riconoscere, dal dover noi riconoscere il governo nazionale, che stimasse di darsi anche il più piccolo popolo della terra, ne segue egli, come altri vorrebbe far conchiudere a questa bigoncia, che il governo francese sia imperativamente condannalo, dal suo nome di repubblica francese, a fare immediatamente alleanza in solido con tutti i go-vernij a’quali convenisse darsi cotesta denominazione di repubblica? No, mille volte no! (Movimento in sensi diversi.) Parecchie voci : Qui sta la questione ( Lunga agitazione }.