205 Il rappresentante Olper: Io mi conformava a quanto aveva detto il deputato Sirtori, ma quando il Governo dice di non poter dire di più .. . Il rappresentante Sirtori: Mi pare che il Governo abbia dello moltissimo; non c’è nessuna ragione politica, che c’impedisca d’intraprendere le ostilità; non c’è che un calcolo militare. A questo non c’è risposta. Il Governo, sulle forze militari, non viene a dire in pubblico, se sieno sufficienti o no. Mi pare che il Governo abbia affermato che non ci sono ragioni politiche, che impediscano di riprendere anche domani le ostilità. 11 presidente: Avendo il rappresentante Olper ritirato la propria proposizione, resta convocata l’Assemblea pel giorno di lunedì alle ore 42 per udire il rapporto della Commissione Pasqualigo e quello della Commissione pel Regolamento. Il rappresentante L. Pasini: Verrà posta sempre la clausola: se non insorgono affari urgenti, che allora i rappresentanti saranno avvisati a domicilio. Io bramerei che ogni qual volta, per regola, l’Assemblea viene prorogata di tre o quattro giorni, ci fosse questa clausola. 11 presidente : L’adunanza avrà luogo lunedì, o prima, se vi fossero cose d’urgenza; nel qual caso saranno avvisati i rappresentanti. Intanto uene stabilita a lunedì alle ore 42 meridiana. La seduta è levata a ore 2 e 5/4. ORDINE DEL GIORNO PER LUNEDI’ 26 CORRENTE. Alle ore 42 meridiane seduta pubblica. 4. Rapporto della Commissione incaricata dell’esame sull’elezione del rappresentante Pasqualigo. 2. Rapporto della Commissione incaricata della formazione del Regolamento 23 Febbraio. PROTESTA DI S. S. PIO NONO. La serie non interrotta degli attentati commessi contro il dominio temporale degli stati della Chiesa, preparali da molli per cecilà, ed eseguiti da quelli che, più maligni e più scaltri, avevano da gran tempo Predisposta la docile cecilà dei primi; questa serie avendo toccato l’ulti->»o grado di fellonia, con un decreto della sedicente Assemblea costituente romana in data 9 febbraio corrente, nel quale si dichiara il papato decaduto di diritto e di fatto dal governo temporale dello stato romano, Agendosi un così detto governo di democrazia pura, col nome di Repubblica romana, ci mette nella necessità di alzare nuovamente la nostra v°ce contro un atto, il quale si presenta al cospetto del mondo col molteplice carattere della ingiustizia, della ingratitudine, della stoltezza e ‘'ella empietà; e contro il quale noi, circondati dal sacro collegio, e alla '°stra presenza, degni rappresentanti delle potenze, e governi amici della